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Speranza, costretti a chiedere qualche altro sacrificio. Non è una linea 'dura' ma una linea 'necessaria'.
ROMA, 04 DIC - "Se pensiamo che un primo raggio di sole significhi una vittoria definitiva rischiamo di metterci in difficoltà, per questo siamo costretti a chiedere qualche altro sacrificio. Questo non è bello per chi governa. Sarebbe bello dire 'togliamo ogni limitazione, ognuno può tornare alla propria normalità'. Ma non diremmo la verità e ci troveremmo a pagare un prezzo enorme".
Lo ha detto, commentando le nuove misure del Governo, il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo all'Health care summit del Sole 24 ore, sottolineando che questa non "è una linea dura, ma è una 'linea necessaria'". In questo momento, ha sottolineato, "siamo davanti a due verità". Da un lato "c'è una situazione molto complicata, il numero dei decessi di ieri deve farci riflettere, e il numero assoluto dei contagiati è ancora molto alto". La seconda verità è che "nelle ultime settimane le misure messe in campo e il modello costruito hanno prodotto un abbassamento della curva" e siamo riusciti a "piegare la curva senza lockdown generalizzato".
Tuttavia, ha proseguito il ministro, sappiamo che "basta poco per ripiombare in situazioni pericolose. Lo abbiamo visto nei mesi estivi, quando sono aumentati gli spostamenti, si è abbassata la soglia di attenzione del rispetto delle regole, in primis quella di indossare la mascherina, e ne abbiamo pagato il prezzo".
Le settimane della pausa natalizia "in cui tradizionalmente si riprendono le relazioni sociali che durante l'anno non si riescono a coltivare - ha concluso - potrebbero quindi essere un momento che ci rimette in difficoltà".