Ottavia Piana speleologa ferita nell'abisso Bueno Fonteno: soccorsi in azione (Aggiornamenti)
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Speleologa ferita bloccata in una grotta nel Bergamasco: soccorsi in azione senza sosta
Secondo incidente nello stesso punto per Ottavia Piana, bloccata nell'Abisso Bueno Fonteno. Nel 2023 ci vollero 48 ore per salvarla.
Bergamo, 16 dicembre 2024 – La speleologa bresciana Ottavia Piana, 32 anni, è di nuovo al centro delle operazioni di soccorso dopo essere rimasta bloccata nella grotta Abisso Bueno Fonteno, situata tra il lago d'Iseo e il lago di Endine. La donna, originaria di Adro, è caduta da un'altezza di circa cinque metri mentre esplorava nuove cavità, riportando diverse fratture.
L'incidente è avvenuto nella serata di ieri, con l’allarme scattato alle 22:30. I soccorritori, organizzati dal Soccorso Alpino e Speleologico, hanno lavorato senza sosta per tutta la notte e proseguiranno anche nelle prossime ore. La speranza è di riuscire a portare in salvo la speleologa entro domani, riducendo così i tempi di intervento rispetto all’incidente del luglio 2023, quando furono necessarie quasi 48 ore per liberarla dallo stesso punto.
L’Abisso Bueno Fonteno: una grotta ancora in parte inesplorata
L'Abisso Bueno Fonteno è una vasta cavità naturale situata a 585 metri di quota, composta da un reticolo complesso di gallerie e tunnel sotterranei, molti dei quali ancora inesplorati. La speleologa si trovava nella grotta insieme ai colleghi del Gruppo Cai di Lovere (Bergamo) nell'ambito del “Progetto Sebino”, un'iniziativa mirata a mappare e scoprire nuovi anfratti.
Proprio in uno di questi tratti parzialmente inesplorati è avvenuto l’incidente. L'ambiente sotterraneo, noto per la sua difficoltà e imprevedibilità, complica notevolmente le operazioni di recupero.
Soccorsi incessanti: un lavoro delicato e rischioso
Le squadre di soccorso sono all'opera con attrezzature specifiche per affrontare l’ostilità dell'ambiente. La priorità è stabilizzare le condizioni fisiche della speleologa e procedere con il trasporto verso l'esterno della grotta. I tempi di intervento sono cruciali, ma il lavoro si rivela delicato per via delle caratteristiche morfologiche dell’Abisso.
Un destino beffardo
La storia di Ottavia Piana colpisce particolarmente per la sua singolarità: la stessa grotta, lo stesso punto e un nuovo incidente a poco più di un anno di distanza. La vicenda riporta l'attenzione sui rischi legati alle esplorazioni speleologiche e sull’importanza della preparazione e del coordinamento dei soccorsi in contesti estremi.
Aggiornamenti sulla situazione verranno forniti nelle prossime ore man mano che le operazioni progrediscono.