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Non solo piante rare e animali in via di estinzione: d’ora in poi sono a rischio anche le specie più comuni.
Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori coordinati dall’Università dell’East Anglia, in Gran Bretagna, ha infatti evidenziato che presto, verrà messo a rischio lo spazio vitale di metà delle piante più comuni e di un terzo delle specie animali. [MORE]
Gli scienziati prevedono che la distribuzione futura di oltre 50.000 specie tra piante e animali di tutto il mondo, si ridurrà entro il 2080 di circa il 57% per le piante e del 34% per gli animali.
"La nostra ricerca - ha affermato Warren, responsabile della ricerca - prevede che il cambiamento climatico ridurrà la diversità di specie esistenti, anche quelle molto comuni che si trovano nella maggior parte del mondo. Questa perdita di biodiversità su scala globale impoverirà notevolmente la biosfera e la ricchezza che ci forniscono gli ecosistemi".
Lo studio però lascia uno spiraglio di speranza: un’ eventuale inversione di tendenza nelle emissioni, ossia una riduzione anche minima rispetto agli anni precedenti, entro i prossimi 10 o 15 anni porterebbe a ridimensionare di circa la metà la portata della perdita di spazio vitale.
"La buona notizia - ha concluso Warren - è che la nostra ricerca fornisce nuove prove di come azioni per ridurre le emissioni di CO2 o altri gas serra possono limitare la perdita di biodiversità attraverso la riduzione dell'aumento della temperatura media globale di solo 2 gradi anziché 4. Ciò consentirebbe anche di guadagnare tempo, fino a quattro decenni, permettendo a piante e animali di adattarsi alle restanti 2 gradi di aumento della temperatura mondiale".
Roberta Lamaddalena
Foto di Roberta Lamaddalena
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