Cerca

Sorella Toscana: la Spoon River in musica e poesia di Nicola Costanti e Marco Brogi

Riccardo Marcucci
Condividi:
Sorella Toscana: la Spoon River in musica e poesia di Nicola Costanti e Marco Brogi
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~4 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 14 DICEMBRE 2011 – Si sa, l'arte regala emozioni. Qualunque essa sia. Ma quando musica e tradizione popolare si incontrano, il risultato è sorprendente. Sbarca a Roma l'opera musicale e letteraria che racconta storie di vita di abitanti comuni in un paese comune. E se è vero che tutto il mondo è paese, allora anche Buonconvento è un paese del mondo. Perché in paese, “lutti e frutti son di tutti”. Si chiama Sorella Toscana ed è l'ultimo lavoro del duo sienese composto dal cantautore Nicola Costanti e dal poeta Marco Brogi che racconta il mondo attraverso gli occhi di persone qualunque che “rifanno le camere lontano dalle telecamere”.[MORE]

Quale miglior posto per raccontare di vita se non al centro della Città Eterna, specialmente in un quartiere che profuma di Storia. Si è tenuta domenica 11 Dicembre al “N’Importe Quoi” Libreria Caffè nel Centro Storico di Roma la presentazione del cofanetto (Libro+Cd) di Sorella Toscana, un'opera che lo scrittore e giornalista Gianni Mura ha definito la Spoon River italiana dei nostri anni.

Edito nel 2009, l'ultimo lavoro artistico di Costanti e Brogi ospita le storie di 100 abitanti qualunque del paesino toscano di Buonconvento. Storie qualunque di persone qualunque, e per questo autentiche. Ed è proprio con loro che la Toscana si affaccia al mondo, e quello che ne esce è una sorta di spaccato sull'Italia che conosciamo. Tra questi cento “epitaffi viventi” (come li ha definiti Costanti durante l'intervista), 10 sono stati scelti per essere messi in musica. Un inno alla vita, alla condivisione, alla comunicazione. Una specie di viaggio interiore alla ricerca di sé stessi e dell'altro. Un tuffo nell'esistenza, insomma.

L'opera è attuale, e poco importa se i protagonisti sono giovani o anziani. Tutti parlano del presente e nel presente, liberamente e senza ipocrisie. In un'epoca dove la vita è logorata dal frenetismo e dall'omologazione, dove il tempo scrosta i palazzi ma le persone non cambiano, anche se vorrebbero. Ed è in questo solco che si muovono i racconti di quei “semplici” cittadini toscani, che si trovano immersi tra musica e poesia a ragionare sui fatti “complessi” della vita. Afflitti da problemi che nascono dal pregiudizio, dallo stereotipo e dal timore del pensiero altrui. Perché l'altro non si conosce, è diverso. È temuto.

“Prestate orecchio ai miei abitanti, ascoltateli fino in fondo. Raccontano la storia del mondo.” Non per merito o prestigio, le storie non sono state scelte. Sono loro che hanno scelto di essere raccontate. Uscite dalla penna di Marco Brogi, che dice di averle sempre avute dentro. E messe in musica da Nicola Costanti, che ha radunato personaggi dello spettacolo come Alessandro Benvenuti, Carlo Monni, Andrea Agresti (Le Iene) e Cristiano Militello (Striscia la Notizia) che nel Maggio scorso hanno cantato insieme a lui la canzone di Sorella Toscana sul palco di Buonconvento.

Impossibile leggere queste storie e non trovare un collegamento con la realtà, che sia la nostra o quella di qualcun altro. Dalla ragazza divenuta madre a vent'anni inghiottita dal pettegolezzo, all'anziano operaio che ammazza il tempo a “passo di merengue”. Perché “la pensione è una pistola puntata contro”. O il semplice pendolare, consumato dal lavoro che “ti prende nuovo e ti restituisce con la muffa” e che allora decide di “perdere tutti i treni”. Il bugiardo del paese che ha inventato al Padreterno di non esser morto, così che “domani vado all'orto”. L'elettricista che si sente stanco ma anche felice di aver scritto lettere d'amore e “portato luce nelle case”. Poi c'è chi il tempo vede passarlo sempre uguale, tutti i giorni. “Con la Cassia faccio cassa / ma il tempo è un pessimo cliente / non finisce mai la benzina”, dice il benzinaio. E oltre a chi sta fermo c'è chi scappa, o almeno ci prova. Come la casalinga con l'hobby per il trucco: “gli attacchi di panico vanno a colpo sicuro / mi trovano sempre / e se mi truccassi per non farmi riconoscere?”. Non manca però chi la vita ha cominciato a prenderla sul “serio”, per quello che è o dovrebbe essere: semplice. Per questo il fotografo oggi “scatta senza fretta / foto con l'obiettivo / di sentirmi vivo”. Ma c'è anche chi sta “indietro”, come l'assicuratore che come un centometrista per avvantaggiarsi fa polizze “a chi ancora non è nato”. Tutti impegnati nella corsa al tempo, sempre più veloci. Sempre meno attenti. Ne vale la pena? Forse no. E probabilmente ha ragione Brogi, perché in fondo la “vita è un gioco in cui vincere o perdere / è lo stesso”. Del resto, il finale è uguale per tutti.

 

In foto: la copertina del cofanetto, realizzata dal famoso disegnatore Max Cavezzali (Comix, Lupo Alberto, Ciao 2001, La Repubblica).

Leggi l'intervista agli autori.

Riccardo Marcucci

 


Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?

Iscriviti ai nostri canali ufficiali:

Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Riccardo Marcucci

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.