Sondaggio Ixè: frena il M5S. Volata di Renzi: è "il più amato dagli italiani"
Politica Lazio

Sondaggio Ixè: frena il M5S. Volata di Renzi: è "il più amato dagli italiani"

venerdì 28 febbraio, 2014

ROMA, 28 FEBBRAIO 2014 -  Dopo queste critiche e travagliate settimane ed in seguito all’avvicendamento Letta-Renzi, il panorama della politica italiana risulta mutato, complici anche il recente caos interno al MoVimento 5 Stelle ed il discorso per la fiducia di Renzi in parlamento.

Il sondaggio IXE’ per Agorà-RAI (sviluppato su un campione probabilistico di 1000 abitanti) ci restituisce dati interessanti su più aspetti. Innanzitutto le intenzioni di voto degli italiani.

Il Partito Democratico, forte della spinta renziana, ma frenato dai tumulti interni, guadagna in questa settimana un punto percentuale, attestandosi al 30%. Stesso risultato per il partito leader della destra italiana, Forza Italia, che passa dal 21 al 22% dei consensi.

Piccola batosta invece per il Movimento 5 Stelle che in seguito alla vicenda dei quattro senatori espulsi e connivente l’arringa accusatoria di Grillo in sede di consultazioni, perde due punti percentuali. Il movimento del comico genovese è ora al 21%, un risultato comunque positivo per un partito che si pone come maggiore oppositore dell’attuale governo e del suo predecessore.

Il Nuovo Centro Destra, partito della coalizione di Governo è ancora povero di consenso. Non supera infatti il test del 4%, collocandosi appena al di sotto di questa soglia con un modesto 3,8%.

Alla Lega Nord non bastano le sfuriate TV di Matteo Salvini, né tantomeno il suo programma “No Euro” per far riprendere un po’ di fiato a quello che è stato uno dei più importanti partiti dell’ultimo ventennio. Il partito del governatore della Lombardia Maroni, catapultato da tempo in vicende giudiziare disdicevoli (vedi le mutande verdi di Cota) supera di poco il 3,5%. Stesso risultato per Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola, unico partito di sinistra attualmente all’opposizione.

La troika patriottica, i fratelli d’Italia, La Russa, Meloni e Crosetto, non raggiungono ancora il 3%, ma possono stare sereni perché in caso di riforma elettorale troverebbe di nuovo posto all’interno di una coalizione guidata da Berlusconi.

Viaggiano poco al di sopra dell’1,5% i partiti di centro Scelta Civica e UDC, destinati a scomparire se non riuscissero a coalizzarsi in future elezioni.

Il partito degli indecisi cresce ancora a ritmi sostenuti affermandosi al 23%, mentre ancor più preoccupante è il dato sull’astensionismo che viaggia spedito verso il 27%, crescendo di due punti percentuali in una sola settimana e di ben dieci punti in un mese.

Questi dati si rispecchiano anche nella fiducia che gli italiani ripongono sui politici. Matteo Renzi è il leader più amato dagli italiani con il 62% di fiducia riposta nei suoi confronti. Seguono Napolitano con il 45%, Letta con il 38%, Grillo con il 31% (perde 3 punti in questa settimana) e Alfano con il 24%. Silvio Berlusconi chiude la classifica con il 22%. Inoltre il governo Renzi gode della fiducia del 56% degli elettori.

Per quanto riguarda le preferenze e la fiducia verso i nuovi ministri possiamo dirci un po’ sopresi dei risultati. Nonostante ancora sia presto per valutarne l’operato gli italiani concedono il podio a Graziano Delrio (sottosegretario) con il 44% di fiducia, Franceschini (Cultura) con il 42% e addirittura Maurizio Lupi (Trasporti) con il 41%.

Il ministro meno amato è proprio Alfano. L’inquilino del Viminale è al 24%, superato persino dalla collega Madia (Pubblica Amministrazione), in questi giorni criticata e contestata per la sua nomina.

L’attenzione però si sposta tutta sul discorso di Renzi alle Camere giudicato convincete dal 57% degli italiani, (82% per gli elettori PD, 60% per gli elettori di Forza Italia e addirittura al 49% per gli elettori del Movimento 5 Stelle).

Proprio agli elettori 5 Stelle è stato chiesto come dovrebbe agire il Movimento nei confronti del governo Renzi. Il dato sbalorditivo è che per il 65% dell’elettorato grillino, i parlamentari pentastellati dovrebbero aprire al dialogo con il neo Premier, mentre solo il 35% si dice soddisfatto dell’intransigenza adottata e ne incoraggia la continuazione.

I sondaggi Ixè hanno anche analizzato l’opinione degli elettori (ed in particolare di quelli grillini) circa l’espulsione dei senatori dal M5S. La scelta di epurazione di Orellana e Co. dal Movimento è stata giusta per il 43% dell’elettorato pentastellato e per il 22% degli elettori in generale; sbagliata invece per il 38% dei sostenitori di Grillo e per il 56% dei votanti totali.[MORE]

Sergio Sulmicelli

foto da dirittodicritica.it

 


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