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NAPOLI, 27 FEBBRAIO 2013 - Nello scenario suggestivo del capoluogo campano, alle falde del Vesuvio, ieri un ritorno tanto voluto e bramato dai fans, accorsi al Teatro Augusteo, sito nel cuore della città partenopea, per assistere ad un unplugged d’eccezione.
Protagonisti indiscussi, i Negrita, gruppo rock from Arezzo. La band in giro per l’Italia, con il tour “Unplugged 2013”, ha incendiato gli animi dei presenti in sala. Centocinquanta circa i minuti di spettacolo, tra voci, strumenti e melodie armoniose in stile rock and roll italiano. [MORE]
Gli aretini hanno ripercorso dalle origini agli ultimi album prodotti, i testi sempre attuali, studiati e cantanti dal leader Pau, e alcuni in feat. con il chitarrista Drigo, ripetuti a squarciagola dai rockettari seguaci, che per i primi novanti minuti sono stati “per forza di causa maggiore” immobilizzati sulle poltrone. Ma poi come per magia si è scatenato il delirio, tutti sotto al palco, quasi sul palcoscenico insieme ai musicisti, poiché i Negrita sono incontenibili e per quanto fosse un concerto in versione acustica, è molto difficile restare fermi solamente ad ascoltare.
Venti brani tutti d’un fiato, energia allo stato puro, un rock che tocca temi importanti, e non si limita a canzonette. Pezzi intensi di spessore, importanti nei contenuti quanto nella musicalità. Al termine di Rotolando verso Sud, sembrava che il sipario fosse calato, ma era tutto un bluff, uno scherzo della band, poiché dopo poco i musicisti sono rientrati in scena, con un Pau made in Naples, in dosso la maglia della squadra calcio Napoli, il numero 7 e il suo nome.
Di lì si sono susseguite altre canzoni quali Splendido, Dannato vivere, Gioia infinita, e chiuso poi per davvero con Mama Maè. Uno show intenso, ricco di significato, un evento che al termine, ha lasciato senza dubbio i presenti colmi di soddisfazione e contentezza.
Rosalba Capasso