Socialisti e Podemos contro Rajoy: mai con lui premier. Iglesias: "E' tempo di compromesso storico"
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MADRID, 21 DICEMBRE 2015 - Per il leader popolare spagnolo Mariano Rajoy dopo il risultato che gli ha garantito la vittoria alle elezioni legislative ma non la maggioranza necessaria per governare senza alleati, si chiudono le porte di un possibile ritorno alla guida dell'esecutivo. Il Partito socialista spagnolo (Psoe) ha confermato che voterà no a un eventuale nuovo governo guidato dal premier uscente il popolare Mariano Rajoy. [MORE]
Sulla stessa linea Podemos. Parlando in conferenza stampa, il leader di Podemos Pablo Iglesias ha chiarito che la sua formazione politica non darà il sostegno a nessun governo guidato dal Partito Popolare. Dal canto suo, Cesar Luena, socialista, ha affermato che il Psoe non appoggerà nessun esecutivo con alla tesa Mariano Rajoy. A loro volta, i liberali di Ciudadanos hanno già preannunciato l'intenzione di astenersi, sicché Rajoy, con il 28,7% dei voti e 123 deputati, dunque ben lontano dalla maggioranza assoluta di 176 seggi, non avrà i voti per una nuova investitura a capo del governo.
Se il leader dei post-indignados, che hanno fatto irruzione in parlamento ieri con 69 seggi su 350 diventando la terza forza politica del paese dopo Pp e Psoe, ha detto chiaramente di opporsi a un possibile governo guidato dal premier uscente Mariano Rajoy, tuttavia ha poi sottolineato come, dopo le elezioni politiche, la priorità in Spagna è "raggiungere un accordo per una nuova Costituzione" su 5 punti: legge elettorale proporzionale, 'blindare' i diritti sociali, garantire il 'diritto di decidere' e un referendum sulla indipendenza della Catalogna, l'indipendenza della giustizia, e la fine delle 'porte giratorie' fra politica e grandi imprese.
Per la Spagna dopo la svolta delle elezioni "è tempo di compromesso storico", ha detto Pablo Iglesias. "E' l'ora degli statisti", ha aggiunto il leader di Podemos, precisando che bisogna aprire un "processo di transizione che porti a un compromesso storico nel nostro paese".