Estero

Smantellata la sede nucleare in Corea del Nord. Resta alta la tensione con gli USA

COREA DEL NORD, 24 MAGGIO – Oggi è avvenuta la chiusura definitiva delle aree militari nel nord del paese. Lo smantellamento del sito di Punggye-ri dove erano stati effettuati i sei test nucleari è stato verificato da otto giornalisti sudcoreani invitati ad assistere all’evento. Le minacce e gli insulti tra i vertici del regime nordcoreano e gli Stati Uniti non hanno interrotto la distruzione del sito. Dunque sono state solo dichiarazioni rientranti nella diplomazia tra paesi e in un gioco di dimostrazione dell’effettivo potere.

Le polemiche erano cominciate in seguito alle dichiarazioni rilasciate il 14 maggio dal vertice dell’amministrazione di Trump John Bolton, il quale aveva affermato: “ "Gli armamenti dell'esercito nord-coreano dovranno essere trasferiti nei nostri laboratori a Oak Ridge, in Tennessee". Ieri il vicepresidente USA Mike Pence ha ribadito la posizione minacciando la Corea del Nord di finire come la Libia di Gheddafi, qualora il regime non fosse andato avanti con la denuclearizzazione del paese. [MORE]

Dura e immediata la risposta della vice del Ministero degli Esteri nordcoreano Choe Son-hui, braccio destro di Kim negli affari con gli americani: “Come persona che si occupa degli affari esteri Usa, non posso celare la mia sorpresa per l'ignoranza e la stupidità dei commenti del vice presidente americano. Non imploreremo gli Usa per il dialogo – ha aggiunto Son-hui in riferimento alla possibile cancellazione del summit USA-Corea del Nord previsto a Singapore il 12 giugno - né ci prenderemo il disturbo di persuaderli, se non vogliono sedersi al tavolo con noi”. Trump ha riferito che deciderà nella prossima settimana l’eventuale partecipazione degli Stati Uniti al summit, ma si ritiene che lo scontro verbale sia pura retorica.

Federico De Simone

Fonte immagine: contropiano.org