Slc Cgil Calabria: bene il percorso avviato ma vanno scardinate le lobby del settore
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CATANZARO, 29 AGOSTO 2014 - Con il decreto emanato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro della salute e pubblicato sulla GU a metà agosto, si è concluso il percorso iniziato con il “Decreto del Fare”. Un percorso lungo più di 2 anni per raggiungere un testo che colmasse il vuoto normativo che il T.U. sulla Igiene e Sicurezza del Lavoro si portava dietro dalla sua nascita.
La SLC‐CGIL ha appoggiato fin dall’inizio ogni iniziativa finalizzata alla nascita di una norma realmente utile per il settore e si è posta a favore della creazione del TITOLO IV BIS per la definizione dei cantieri nel mondo dello spettacolo.
Ci riteniamo sicuramente soddisfatti del percorso avviato che comincia ad inserire regole in un settore sguarnito completamente, ma sicuramente non ci è gradito il contenuto. Si poteva e doveva fare di più.
[MORE]Un decreto per la sicurezza degli spettacoli cinematografici, teatrali e musicali licenzia in poche pagine un mondo vasto, che va dal Teatro alla Televisione passando per la musica e le fiere, ma che di fatto sarà applicabile solo nell’ambito dei cantieri per i palchi dei concerti live (d’altronde la decretazione prese le mosse dagli incidenti luttuosi dei palchi di Trieste e Reggio Calabria!!!).
Nonostante il ristretto ambito riscontriamo lacune enormi che ci sembrano funzionali a quelle lobby che si sono scatenate per il timore di arrivare a regole certe. Come federazione sindacale del settore avevamo proposto degli emendamenti di carattere strutturale per dare delle regole certe al sistema di lavorazione che ha creato i disastri sopra citati.
Non possiamo sicuramente condividere il tono trionfalistico e di vittoria di Assomusica che si ascrive il merito di aver contribuito al testo, alla quale ricordiamo i tanti punti da chiarire: la gestione dei contratti di appalto, la responsabilità solidale in capo alla sicurezza, i tempi di pagamento, la corresponsabilità nell'interposizione di manodopera.
Non permetteremo che il testo rimanga così com’è, ed avvieremo ogni azione utile ad inserire regole certe e definite in un settore lasciato per troppo tempo ad un eccessivo liberismo sfrenato.
Ora possiamo dire d'avere un punto di partenza, una sorta di punto zero perfettibile e migliorabile.
L'unica certezza che abbiamo è che c'è ancora molto da fare e che siamo aperti a qualunque confronto reale, onesto, che veda come oggetto unico regole chiare per un settore che necessita di dignità per tutti gli operatori, LAVORATORI in primis.
La segreteria regionale SLC CGIL CALABRIA