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MONZA, 01 OTTOBRE 2012 - L'ultimo atto nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto "Sistema Sesto" consiste nella richiesta, da parte dei pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia, di rinvio a giudizio dell’ex presidente della Provincia Filippo Penati e altri 22 indagati, con accuse che vanno dalla concussione, alla corruzione, al finanziamento illecito ai partiti.
Per quanto concerne Penati, le accuse a suo carico sono di concussione per la vicende edilizie delle aree Ercole Marelli e Falck di Sesto, e di corruzione per la gestione della società autostradale Milano Serravalle, acquisita dalla provincia di Milano relativamente alla concessione dei lavori della terza corsia della A7 alla società Codelfa. [MORE]
In particolare, oltre a Penati, tra le richieste di rinvio a giudizio compaiono anchebanchiere Massimo Ponzellini, del manager Bruno Binasco, il dirigente Coop Omer Degli Esposti, l'architetto Renato Sarno, l'imprenditore Piero Di Caterina (accusatore di Penati) e gli ex collaboratori dell'ex sindaco di Sesto, Giordano Vimercati e Antonino Princiotta (segretario generale della provincia di Milano dal 2004 al 2009, il quale risulta coinvolto anche in un’altra vicenda di presunta corruzione relativa al sistema dei trasporti pubblici del nord Milano). A dover decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, il gup Giovanni Gerosa, anche se l'udienza non è ancora stata fissata.
Ricordiamo, che lo scorso 6 giugno i pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia avevano chiuso la seconda fase della maxi inchiesta che, partendo dagli appalti delle aree dismesse di Sesto San Giovanni, si era allargata alla gestione della Milano-Serravalle, ai finanziamenti elettorali in favore di Penati, sia nella veste di ex sindaco Ds di Sesto che di presidente della Provincia di Milano dal 2004 al 2009.
(Fonte: Corriere della Sera)
Rosy Merola