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DAMASCO, 22 FEBBRAIO 2016 - Sei esplosioni hanno provocato centinaia di vittime in Siria: due, forti, si sono verificate nella città di Homs; le altre quattro sono state invece registrate nella capitale, Damasco.[MORE]
Stando a quanto affermato dal Site sarebbero ben 180 i morti, ma non è ancora possibile fare un bilancio del numero complessivo. Oltre 200 i feriti. Tramite il network di propaganda dei jihadisti "Amaq", il Califfato ha rivendicato le stragi. Gli attentati di Homs hanno riguardato il quartiere filogovernativo di Zahraa, già obiettivo di attacchi simili. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, la prima esplosione è stata causata da un'autobomba, mentre un kamikaze o un'altra autobomba avrebbero provocato la seconda. Gli attivisti lo descrivono come il peggior attentato avvenuto all'interno di una zona sotto il controllo del governo nei cinque anni di guerra civile.
L'emittente di Hezbollah, Al-Manar, afferma invece che a Damasco due delle quattro esplosioni sono avvenute nei pressi dell'ospedale sciita al-Sadr. Il segretario di Stato Usa John Kerry ha comunicato che è stato raggiunto un "accordo di principio provvisorio" su un cessate il fuoco nel Paese. Ad Amman, Kerry ha detto di aver parlato con il collega russo Serghiei Lavrov dell'intesa e ora sia gli Stati Uniti che la Russia raggiungeranno le parti in conflitto. Kerry auspica un prossimo colloquio tra i presidenti Barack Obama e Vladimir Putin dopo il quale l'accordo potrebbe essere attuato. Il segretario di Stato ha detto altresì che i dettagli dell'accordo devono ancora essere delineati.
Luna Isabella
(foto da Agi.it)