Siria, secondo i media curdi la liberazione di Raqqa è vicina
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NAPOLI, 9 OTTOBRE – È partita l’offensiva delle Forze Democratiche Siriane, appoggiate dagli Stati Uniti, per liberare Raqqa dall’Isis. A dare la notizia sono stati i media curdo-siriani che, citando le dichiarazioni degli stessi leader delle SDF, hanno parlato di una possibile riconquista della roccaforte nel giro di pochi giorni.[MORE]
La battaglia è dunque entrata nella fase finale, e da giorni si combatte a nord-ovest della città nei pressi dello stadio comunale. Lì, stando alle fonti, gli uomini del sedicente stato islamico avrebbero radunato innumerevoli civili per servirsene come scudi umani. Come riportato dall’Ansa, tuttavia, le notizie sono di parte e mancano riscontri imparziali.
Si combatte anche a sud di Raqqa, nei pressi di Deir ez-Zor, dove le SDF stanno proseguendo nella loro avanzata ed hanno liberato oltre 15 centri abitati, tra cui As Sawa, a metà strada tra le due città lungo il corso dell’Eufrate.
Continua a perdere terreno l’Isis anche sotto i colpi delle forze lealiste di Assad che, appoggiate dalla Russia e dall’Iran, hanno conquistato parte del territorio di Mayadeen (a sud di Deir ez-Zor) e proseguono nei bombardamenti sugli jihadisti.
E mentre i villaggi sono liberati, sempre più persone si arrendono rinnegando il proprio passato da miliziani. Stando a quanto riportato dal New York Times, sarebbero oltre mille gli uomini che, dopo la presa di Hawija, in Iraq, avrebbero abbandonato il califfato.
Dalle loro testimonianze è emerso che, nei primi tempi da combattenti, questi fossero stipendiati (circa 100 dollari al mese la paga). Poi, con il peggiorare della situazione, i capi li avrebbero abbandonati senza pagarli né tantomeno sfamarli. In tal modo si spiegherebbe anche la facilità con cui essi hanno capitolato dopo sole due settimane di combattimenti sul fronte iracheno.
Paolo Fernandes
Foto: rsi.ch