Siria, Russia e Stati Uniti potrebbero scendere in campo insieme per risolvere la crisi

lunedì 28 settembre, 2015

WASHINGTON, 28 SETTEMBRE 2015 – Incontro decisivo tra il presidente Barack Obama e Vladimir Putin al quartier generale delle Nazioni Unite. Mentre l'Europa arranca con l'ondata di arrivi di rifugiati siriani, Putin ha sorpreso l'intero Occidente con un dispiegamento militare in Siria, seguito dalla volontà di negoziare sulla tenuta di Bashar al-Assad, che Obama vorrebbe mandare via. L'incontro sta coinvolgendo e coinvolgerà i vari leader europei che voleranno negli Stati Uniti per discutere sul da farsi e considerare tutte le opzioni possibili per porre fine alla brutale guerra civile in corso in Siria, giunta oramai al suo quinto anno. “Dipenderà da cosa Putin metterà sul tavolo”, ha dichiarato William Pomeranz, analista al Wilson Center di Washington. Tra le svariate opzioni chiave, si è tentati a dichiarare che Stati Uniti, Europa e Russia possano trovare un terreno comune su cui coniugare i propri sforzi per la Siria.

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Il senatore americano John McCain resta vago sui possibili sviluppi: “La Casa Bianca sta cercando una strategia per poter fare un'effettiva differenza. Non so se in questa volontà ci sia spazio per un leader come Putin, non so dirlo. Gli interessi del Cremlino sono di tenere Assad al potere, lo stesso leader che ha macellato decine di migliaia di civili. In linea di massima, un faustiano accordo con i russi potrebbe risultare un tragico errore”. Certo, il supporto russo giunse anche durante lo storico accordo sul nucleare iraniano, portato avanti da Stati Uniti, Cina, Francia, Germania e Regno Unito. Il traguardo fu possibile anche grazie alla mediazione di Putin, e in una telefonata diretta Obama espresse la propria gratitudine per il ruolo del Cremlino. Secondo molti osservatori, non sarebbe completamente da escludere la possibilità che la Casa Bianca apra una porta alla Russia per la questione siriana.

Foto / Fonte: aljazeera.com

Dino Buonaiuto

Argomenti:

Siria