Siria: Regime distrugge ponte simbolo della Nazione, uccisi a colpi di arma da fuoco donne e bambini
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BEIRUT, 3 MAGGIO 2013 - Siria, una Nazione che cade a pezzi e porta via con sé vittime innocenti. Proprio in conclusione del 2 Maggio si è verificato un altro duro e violento colpo sferrato dalle milizie del regime del Presidente Bashar Al-Assad contro ribelli e civili. [MORE]
Nella città orientale di Deir Azzor, l'aviazione fedele al regime ha bombardato un simbolo nazionale quale il Ponte costruito nel 1927, situato sull'Eufrate, distruggendolo. E' stata una giornata che ha visto cadere nelle braccia di una morte brutale simboli e vite. Difatti, nella serata, milizie filo-regime hanno consumato un massacro disumano, nel villaggio costiero di Baida, nei confronti soprattutto di donne e bambini, i quali sono stati violentemente sparati con colpi d'arma da fuoco alla testa, alcuni corpi sono stati ritrovati carbonizzati, altri uccisi brutalmente a coltellate. Il bilancio è di oltre 50 morti. Questo è quanto fa sapere l'Osservatorio Siriano dei Diritti Umani. Il ritratto dell'inumanità che non cessa di esistere ed agire, il ritratto di una guerra che colpisce i più deboli, strappa via il futuro dalle mani di un presente infernale troppo spesso sottovalutato, addirittura emarginato.
Hannas Nasrallah, capo di Hezbollah, stronca ogni speranza di una fine del conflitto affermando che "la guerra in Siria sarà ancora lunga e qualora dovesse degenerare interverranno nuovi movimenti, forze militari che saranno obbligate ad agire in maniera efficace. Non possiamo permettere che i ribelli facciano cadere il regime".
(immagine da adozioneadistanza.info)
Rossella Assanti