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GINEVRA, 26 FEBBRAIO - Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha esortato a dare attuazione alla tregua di 30 giorni in Siria richiesta da Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al fine di intervenire in soccorso della popolazione, esausta, e di evacuare i malati ed i feriti dalle zone di Ghouta orientale, da tempo ormai flagellata dal protrarsi del conflitto.[MORE]
"Le risoluzioni sono significative solo se sono effettivamente attuate" ha sottolineato Guterres, che ha poi ribadito come "Ghouta orientale non può più aspettare, è ora di porre fine a questo inferno sulla terra".
Nonostante la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, infatti, i bombardamenti del regime siriano sull'enclave ribelle sono continuati, portando all'uccisione di altri 10 civili secondo quanto dichiarato dall'Osservatorio siriano dei diritti dell'uomo. Salirebbe così ad oltre 500 il numero delle vittime nella sola ultima settimana di una guerra che, dal 2011, ha prodotto oltre 340mila morti e milioni di sfollati.
E intanto anche l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein è intervenuto per parlare dell'attuale situazione siriana, denunciando veri e propri "macelli di esseri umani". Al Hussein ha poi aggiunto che non solo nel Paese mediorientale, ma anche in Congo, Burundi, Yemen e Birmania sono in corso conflitti divenuti dei "mattatoi di esseri umani", anche a causa dell'inazione della comunità internazionale che non si è mossa per prevenire "simili orrori".
Paolo Fernandes
Foto: lanuovecologia.it