Simboli liste, respinte "le civette". Ricusato anche il contrassegno Lega: si confonde con Monti
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ROMA, 15 GENNAIO 2013 - Le civette sono state abbattute, pardon, ricusate. Sui 219 simboli elettorali depositati al Viminale, sono 169 quelli ammessi e 34 i ricusati, mentre 16 liste sono state dichiarate senza effetto per carenza di documentazione. Tra i simboli respinti figurano quelli che “imitavano” i contrassegni della lista di Mario Monti, di Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia e del Movimento Cinque Stelle. Quest’ultimo era stato presentato dall’ex grillino, Danilo Foti ed aveva fatto gridare allo scandalo Beppe Grillo: il leader del M5S aveva minacciato di ritirare la lista dalle elezioni se il simbolo “farlocco” non fosse stato eliminato.[MORE]
Sorprendentemente è stato ricusato dal Viminale anche il contrassegno presentato dalla Lega Nord, che presentava il nome del candidato premier Tremonti scritto con una “M” maiuscola, ossia TreMonti. Tale scelta stilistica è stata giudicata non accettabile, in quanto potrebbe generare confusione con quella di Monti. Secondo le parole di Roberto Calderoli riportate dal Messaggero, il Professore «gode di una tutela particolare e mi piacerebbe che lo stesso trattamento venga attuato per tutte le liste di Lega patacca».
I possessori dei simboli respinti potranno nelle successive 48 ore presentare un nuovo simbolo o una formale opposizione alla ricusazione da parte del Ministero degli Interni. In quest’ultimo caso sarà l'Ufficio nazionale centrale a prendere entro due giorni una decisione.
(Foto: politica24.it)
Giovanni Gaeta