Sicilia, imprenditore in crisi si suicida: la sua azienda vantava crediti per un milione di euro
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PALERMO, 20 MARZO 2014 - Un imprenditore edile si è suicidato questa mattina a Bagheria, nei pressi di Palermo, a causa delle difficoltà economiche in cui era caduta la sua azienda.
L’ennesima tragedia, l’ennesimo suicidio causato da una crisi economica che travolge impietosamente il mondo del lavoro. Tra disperazione e coraggio, tra debolezza e protesta, il suicidio sembra essere rimasto l’ultimo gesto autonomo da poter compiere.
L’uomo, di 56 anni, era conosciuto per la sua alacrità e puntualità nei pagamenti con i propri dipendenti, a tal punto da indebitarsi pur di pagarli. Inoltre, ad incrementare la rabbia di amici e familiari, è il mancato pagamento dei crediti che la sua azienda avanzava.
«È ora di dire basta – ha affermato Filippo Ribisi, presidente di Confartigianato Sicilia – Non vogliamo più assistere inermi a queste continue stragi degli innocenti. L’ultima disgrazia che ha colpito il mondo delle imprese siciliane, deve essere motivo di riflessione per tutta la classe dirigente dell’isola. Credo che oggi – ha aggiunto Ribisi – si debba fare un attento esame di coscienza ed iniziare finalmente a segnare un percorso virtuoso che possa fare uscire la Sicilia da questo interminabile stallo. Non si può permettere che un uomo si tolga la vita perché, nonostante vantasse più di un milione di crediti, non riusciva ad incassarli e le banche chiudevano pure le porte».[MORE]
Altrettanto accorato è il grido di protesta del presidente dell’Ance di Palermo, Fabio Sanfratello: «la politica, soprattutto, quella regionale, non può continuare a pensare solo ai dipendenti pubblici e ai precari. Sono migliaia, ormai, i lavoratori dell’edilizia disoccupati e senza più neanche la cassa integrazione e centinaia – ha continuato a spiegare Sanfratello – le imprese fallite e sull’orlo del fallimento. Questo è lo scenario nel quale si consumano queste tragedie, per lo più nell’indifferenza generale».
(Immagine da static.fanpage.it)
Giovanni Maria Elia