Sicilia, domani in Giunta il bilancio regionale.Crocetta "trovati i fondi" si attende"ok"del governo
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PALERMO, 8 APRILE 2015 - In questi giorni erano circolate le cifre del macroscopico debito contratto dalla Regione siciliana, debito che secondo le opposizioni porrebbe la Sicilia in effettivo default.[MORE]
Gli esponenti del centro destra, nel chiedere maggiore chiarezza con una "operazione traparenza", rimproveravano al governatore Crocetta di non avere provveduto alla presentazione, in Giunta, del bilancio regionale. Proprio oggi però, Crocetta ha comunicato "il bilancio della Regione è pronto, i conti quadrano" ma la situazione di dissesto permane, per questa ragione ha specificato Alessandro Baccei, assessore allo Sviluppo economico e uomo di fiducia di Delrio, che tecnicamente sarebbero presenti le risorse in grado di coprire un disavanzo di circa 3,2 miliardi di euro.
IL BILANCIO E I 3,2 MILIARDI
Si attende per domani pomeriggio, alle 16.00, l'arrivo in Giunta del bilancio, mentre tra oggi e domani dovrebbero essere date, dal governo centrale, un paio di approvazioni che potrebbero risultare determinanti. La prima attiene alla rinegoziazione del mutuo di 150 milioni con Cassa depositi e prestiti, la seconda al riconoscimento di 300 milioni di euro, incassati dallo Stato, legati alla tassazione Irpef che ha determinato una perdita di introiti per la Sicilia. Un accordo tra Stato e Regione si auspica in merito all'uso di 930 milioni di euro dal Fondo sviluppo e coesione (quel che resta dei fondi Fas: Fondi aree sottosviluppate), accordo che, insieme alle citate, attese "approvazioni" comporterebbe 1,480 miliardi di risorse. A queste si dovrebbero aggiungere i tagli del 2% che porterebbero circa 300 milioni e i 150 milioni di un nuovo mutuo da aprire presso la Cassa depositi e prestiti, 600 milioni si ricaverebbero dallo split payement e un miliardo da misure contabili. Somme che in totale porterebbero ai 3,2 miliardi necessari per coprire il disavanzo. Ma per procedere con la manovra è necessaria l'approvazione del governo nazionale.
DEBITO E COMMISSARIAMENTO
Risulta ovvio che i 150 milioni ricavabili dal nuovo mutuo porterebbero il debito siciliano ad un ulteriore incremento, dagli attuali 7,525 miliardi si giungerebbe a quasi 8 miliardi, senza contare che il rischio di assenza di liquidità, presumibile per luglio, è una temibile possibilità da non escludere. Il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, contro chi parla di default e commissariamento, assicura "non approveremo un bilancio con un coltello puntato alla gola, è pura leggenda che si rischia il commissariamento, non c'è alcuna norma che preveda sanzioni di questo genere per via del dissesto finanziario". Ma se non si verificherà un commissariamento nel senso "normativo" del termine, come alcuni commentatori fanno notare, avverrà di fatto in quanto le manovre previste nel bilancio sono condizioni dettate, fondamentalmente, dal governo centrale.
LE RASSICURAZIONI DI CROCETTA
Il governatore siciliano, Rosario Crocetta, in merito all'approvazione del bilancio ha affermato "sono state fatte molte scelte innovative e si tratta di un bilancio rigoroso ma che conferma la solidarietà verso i Comuni, i deboli, i lavoratori. L'illustrazione delle linee guida avverrà subito dopo l'approvazione da parte della giunta".
Fonte foto: cronacheparlamentarisiciliane.it
Ilary Tiralongo