Sicilia caso Humanitas. Dopo minacce di crisi di governo Crocetta afferma:"Sono molto sereno"
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PALERMO, 4 NOVEMBRE 2013 - Sono passati solo pochi giorni da quando il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha ottenuto la fiducia, e già è scoppiata una nuova bufera interna tra i centristi di Giampiero D’Alia e il partito di Lino Leanza, Articolo 4. Il casus belli è ora la maxi clinica Humanitas di Catania, un nuovo polo oncologico e ortopedico privato, che dovrebbe ricevere dalla Regione fino a 10 milioni di euro in più rispetto al budget attuale, aumentando i posti letto da 88 a 170.
La questione “Humanitas” nasce da una delibera proposta dai dirigenti Ignazio Tozzo e Salvatore Sammartano, approvata lo scorso Luglio dal governo, che abbraccia la bozza di accordo con Humanitas, di proprietà della famiglia degli imprenditori milanesi Rocca, che assicurano un investimento di 105 milioni.
Dure le parole del ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D'Alia, che minaccia una crisi di governo: “E’ necessario che il governo regionale chiarisca quanto prima i termini di questa vicenda: va da sé che una delibera del genere dovrebbe essere immediatamente revocata. Mi chiederei, in caso contrario, che significato avrebbe la presenza del mio partito nella giunta". "Il governo regionale ha sempre dichiarato massimo impegno nella lotta a tutti i conflitti d'interesse e alle promiscuità tra politica e affari: un concetto che vale per ambiti come la formazione e a maggior ragione non può che riguardare la sanità, da sempre oggetto delle attenzioni di faccendieri corrotti e di interessi opachi”. "Se martedì la giunta non bloccherà questa operazione, l'Udc uscirà dal governo. Ho già convocato i deputati e gli assessori Udc per mercoledì", conclude D’Alia.
La velata allusione al deputato di Articolo 4 Luca Sammartino, che ha familiari che lavorano all’Humanitas di Catania, ha fatto scattare l’immediata reazione da parte del deputato Totò Lentini, che ha chiesto al presidente della commissione regionale antimafia, Nello Musumeci, di convocare D’Alia per spiegare le dichiarazioni fatte. “Da un punto di vista strettamente politico non è possibile che il governo della Regione sia sottoposto a continui ricatti ed ogni argomento sia occasione per minacciare l’uscita dalla maggioranza quasi come se D’Alia e compagni volessero giocare su due fronti in attesa di sviluppi romani che gli permettano di ricollocarsi”, queste le parole di Lentini.
Riguardo l’allusione fatta da D’Alia, lo stesso Sammartino su Repubblica ha replicato dicendo: “Io con l’Humanitas non c’entro nulla. Ho già querelato chi in passato mi ha voluto legare a questo centro di eccellenza dove lavorano miei familiari ma come dipendenti. I proprietari sono altri”.
Intanto il governatore Rosario Crocetta risponde alle polemiche facendo sapere di essere “molto sereno”. “Non ho alcun interesse nella sanità. Nessuno pensi che si possa cogliere il governo in castagna, la delibera sulla nuova maxi clincia privata è sospesa". "La delibera sul centro Humanitas è sospesa". "Si tratta di una procedura che abbiamo ereditato dal precedente governo. Avevamo incaricato l'ufficio legale di svolgere approfondimenti, stiamo aspettando questo chiarimento giuridico". "Onestamente alla base di questa iniziativa, che, ripeto, abbiamo ereditato e stiamo approfondendo, c'è la motivazione che tanti siciliani malati oncologici si recano in Lombardia per le cure, così l'Humanitas ha deciso di investire 100 milioni di euro per creare 80 nuovi posti: vedremo", afferma Crocetta.
E in merito alla reazioni di D’Alia dice di non essere preoccupato, “Faranno le loro valutazioni. Personalmente sono pure contrario a estendere posti letto convenzionati ai privati, sposo perfettamente questa linea". "Comunque di questa vicenda se ne sta occupando l'assessore alla Salute, Lucia Borsellino".
Quest’ultima ha intanto spiegato, in una nota, che la delibera con cui il governo "ha apprezzato lo schema di accordo tra l'assessorato Salute e la medesima struttura non è in atto stata resa esecutiva". Ogni ampliamento "non potrà che essere valutato nella sede opportuna del più ampio quadro di rimodulazione della rete regionale di posti letto ospedalieri, tenuto conto dei nuovi standard dettati dalla legge nazionale".
Esprime in merito la propria opinione anche la commissione Sanità dell’Ars la quale, per bocca del deputato Pd e componente della Commissione salute Giuseppe Laccoto, fa sapere che “La Commissione non ha espresso alcun voto ne avrebbe potuto farlo. Si è limitata a prendere atto di quanto l’assessore Borsellino ha comunicato ovvero che la delibera assunta dalla giunta non è immediatamente operativa e che la vicenda “Humanitas” sarà affrontata nell’ambito della rimodulazione della rete ospedaliera che è in corso”.
Katia Portovenero[MORE]