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SASSARI, 05 AGOSTO 2014- Si è conclusa la VII edizione del Sardinia Reggae Festival, la lunga maratona musicale partita giovedì 31 luglio e arrivata al traguardo nella mattinata di ieri lunedi 4 agosto. La kermesse, promossa e organizzata dall’associazione Sardinian Reggae, giunge ormai alla piena maturazione nello scenario suggestivo del piccolo comune di Cargeghe (SS), paesino abitato da poco più di 600 anime che per il secondo anno consecutivo ha accolto con gioia ed entusiasmo l’arrivo della carovana reggae da tutta Europa.[MORE]
“Say the Rototom is not a crime” ricordano dal palco gli acclamatissimi Train To Roots, che hanno concluso l’ultimo giorno di concerti, versi che sottolineano come dopo la dipartita del Rototom Sunsplash verso le coste spagnole in Italia si è rimasti orfani del festival reggae più importante d’Europa; il Sardinia Reggae festival diventa quindi un patrimonio da alimentare e promuovere con forza per restare con fermezza nella scena reggae europea.
La line-up anche quest’anno non delude; artisti di fama internazionale e decennale come Prince Alla e Sylford Walker hanno calcato il palco e entusiasmato la massive nella prima giornata di live di venerdì 1 agosto, sempre “from Jamaica” altri big come Trinity e Dubtonic Kru hanno rappresentato la grande tradizione caraibica. La scaletta ha dato molto risalto anche alle affermate realtà italiane come i friulani Mellow Mood e i già citati Train To Roots, che giocavano “in casa” dopo aver girato negli ultimi tempi i festival di tutta Europa. Numerosissimi artisti si sono avvicendati sul Main Stage, ricordiamo in particolare i sassaresi Arawak, Paolinho feat Emplexis, Dr. Boost, Menhir, Forelock.
La giornata di sabato è stata caratterizzata da un potente acquazzone che ha reso l’atmosfera del festival molto "Woodstock Style" e non ha spaventato le centinaia di giovani (e non solo) accorsi per danzare per ore sotto il palco. Interessante anche la Main Dancehall che si è protratta tutti i giorni fino a mattina inoltrata e che ha visto avvicendarsi tra gli altri gli Zion Train feat. Brother Culture, General Levy, gli indiani Reggae Rajahs. Come ogni anno una quattro giorni di immersione totale nel reggae che avvolge i partecipanti in tutte le ore del giorno, non solo nella Free Yard all’interno dell’area Camping (con musica dalle ore 12.00) ma anche girando per le strade del piccolo paesino che diventa teatro di musica, giocoleria, danza, apprezzatissime inoltre le pietanze locali gustate in ogni angolo di Cargeghe.
Da segnalare inoltre che per la quarta edizione il festival ha ospitato la campagna Senzatomica, che si batte da tempo per generare consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari. All'interno di uno spazio espositivo dedicato, sono state esposte alcune installazioni artistiche e numerosi attivisti hanno provveduto a diffondere il messaggio "Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari".
Al termine della lunghissima dancehall conclusiva qualcuno annunciava che il Sardinia Reggae Festival 2015 è già iniziato, non ci resta che cominciare il conto alla rovescia per il prossimo anno con il reggae di fama internazionale targato Sardegna.
photo by Animaniel Photos