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CAGLIARI, 10 LUGLIO 2013 - Gli accusati sono: due carabinieri, due pakistani, un finto magistrato e qualche manovale del posto che doveva trovare i locali giusti dove mettere a segno la truffa sulle slot machine. Nel registro degli indagati infatti sono finiti proprio in nove con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata proprio alla frode informatico per aver mandato in tilt i video poker e incassato vincite per decine di migliaia di euro, danneggiando così i gestori dei locali, lo Stato e i giocatori futuri. Quattro di loro sono già finiti in carcere.
Pare che avrebbero messo su una vera e propria associazione a delinquere, che tra aprile del 2011 e lo scorso maggio ha girato tutta l’Isola alla ricerca proprio di videopoker “Gallina” (tipo particolare di slot machine) per i quali la banda aveva messo su un metodo alquanto infallibile per incassare le intere vincite. E per far sì che il metodo di truffa funzionasse i malviventi hanno avevano scovato luoghi poco frequentati soprattutto in Ogliastra, Tuili, Perdasdefogu, Ales, Sarroch, Dolianova. [MORE]