Sfreccia ubriaco, polizia lo ferma: il padre corre in soccorso e picchia gli agenti
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ROMA - E' proprio il caso di dirlo: tale padre tale figlio. Erano le 5 del mattino sulla Cristoforo Colombo, quando L.D., 34enne, alla guida della sua vettura, sfrecciava a tutta birra attraversando un incrocio con semaforo rosso. Di passaggio una pattuglia della polizia, vista la scena, ha intimato al ragazzo di accostare, ma per risposta il 34enne ha premuto il gas scatenando un vero e proprio inseguimento.
In via Tintoretto finalmente il ragazzo ha deciso di fermare l'auto e appena sceso dalla macchina, non è stato facile capire che il giovane fosse ubriaco: aveva difficoltà a pronunciare anche solo nome e cognome. [MORE]I militari hanno così chiamato una pattuglia della Polizia stradale per sottoporlo ad alcol test. Gli agenti hanno dimostrato disponibilità nei confronti del giovane permettendogli di contattare un parente per portare in visione la sua patente, dimenticata a casa e per poter prendere in consegna l'auto. Il ragazzo di tutta risposta, in maniera molto sgarbata, ha continuato ad insultare gli agenti continuando a sostenere di essere un bravo ragazzo. Una volta giunto il padre, L.A., 64enne, invece di calmare il figlio ha ingaggiato con i poliziotti una collutazione per ottenere il rilascio. Entrambi sono stati arrestati per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, in più il figlio è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e non solo: già in passato il giovane aveva a suo carico accuse del genere.