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PRATO, 06 SETTEMBRE 2015- A settembre il cartellone degli spettacoli nella città di Prato è davvero ricco. Proseguono gli eventi, come la semifinale del gioco della Palla Grossa in Arena Piazza Mercatale. Si è appena conclusa venerdì sera con i Negrita la quattro giorni di concerti che hanno visto protagonisti in ordine Interpol, Mannarino, Caparezza e in ultimo il gruppo rock aretino.[MORE]
Grande successo di partecipazione da parte del pubblico in una Prato che cerca di farsi spazio tra le “ vicine di casa” che storicamente annoverano festival musicali importanti (Pistoia Blues e Lucca Summer festival tra gli altri). Abbiamo seguito nella serata di mercoledì 2 il concerto di Mannarino.
Il cantautore romano è tornato a calcare un palco toscano dopo il successo de “Al Monte Live” nel 2014, che lo aveva visto protagonista anche all’Obihall di Firenze. Stavolta è il turno di Piazza Duomo a Prato scenario di “Corde 2015”. Lo spettacolo è una riproposizione della formula presentata nel 2013 (CORDE 2013 per l’appunto) in cui Mannarino, accompagnato dalla sua magnifica band, porta in veste riveduta e corretta i suoi successi dando risalto alle “corde” -non solo di archi e chitarre- metafora dei sentimenti più profondi che l’artista vuole andare a toccare. Successo assicurato, questo tour estivo ha riscosso sino ad ora livelli - per numeri e qualità – davvero elevati.
Il concerto è un alternarsi di pezzi coinvolgenti che fanno scatenare il pubblico e momenti di riflessione. Mannarino infatti è reduce da un premio prestigioso che lo ha inserito definitivamente nel panorama del cantautorato “impegnato” italiano, stiamo parlando del premio Amnesty International 2015 conferito alla canzone “Scendi giù”. Il brano fa riferimento ai numerosi casi di “Malapolizia”, da Genova 2001 al caso Cucchi, passando per Aldovrandi ecc., soprattutto alle sentenze molto spesso ingiuste che assolvono i “boia”. L’album Al Monte è ricco di argomenti di attualità, anche “Malamor”, che ha fatto danzare il pubblico per i suoi ritmi folk focalizza l’attenzione sui giovani costretti a crescere “in provincia di lamiera” dove l’alternativa alla galera è solamente arruolarsi. Realtà che soprattutto da Roma in giù è ancora piuttosto diffusa e tangibile.
Nel Corde tour Mannarino ripropone con entusiasmo i pezzi che lo hanno reso famoso, dall’intensa “Statte zitta” a “Me so mbriacato”, passando per “Tevere Grande Hotel” e “Il bar della rabbia” cantate da tutto il pubblico presente. Una splendida interpretazione de “L’amore nero” ci ricorda quanto l’autore abbia nel corso della sua storia artistica toccato i sentimenti più profondi dell’essere umano. A ritmo di pizzica con “Scetate Vajo“ esplode il ritmo tarantolato impossibile da trattenere, la band infatti è ormai da tempo ospite di primo ordine nell’importantissima “Notte della Taranta” di Melpignano.
Le iniziative culturali risultano sempre ben accolte, soprattutto in terra toscana, dai grandi festival di luglio già citati al settembre pratese, ricordando anche il Metarock di Pisa, è necessario incentivare la musica e gli spettacoli perché continuino ad essere una risorsa per la regione.
Ilenia Galluccio
photo by Guido Baroncelli (http://www.guidobaroncelli.com/ggb/)