Serie A: Alla Juve basta Morata. La Roma sprofonda con la Samp e la Lazio si avvicina
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Serie A: Alla Juve basta Morata. La Roma sprofonda con la Samp e la Lazio si avvicina

lunedì 16 marzo, 2015

PISA, 16 MARZO 2015 – La Juventus non fa sconti e batte anche il Palermo con il minimo sforzo. Il Napoli perde a Verona e serve un assist alla Roma che a sua volta però, crolla in casa con la Sampdoria. La Lazio passa a Torino e si avvicina ai giallorossi. Il Milan si fa incredibilmente rimontare dalla Fiorentina e perde ancora. [MORE]

Si è chiusa con il posticipo tra Roma e Sampdoria la lunga giornata di campionato iniziata sabato con Palermo – Juventus. I bianconeri si preparano al meglio alla sfida di Dortmund espugnando lo Stadio Barbera grazie alla rete di Morata. Domenica è invece toccato al Napoli che è uscito sconfitto sul campo del Verona. L’Inter non va oltre l’1-1 in casa col Cesena e Mancini alza bandiera bianca per la rincorsa al terzo posto. La Lazio batte il Torino e continua la sua marcia.

Si parte dunque con la vittoria in scioltezza della Juventus che batte per 1-0 il Palermo. Ci si aspettava una prova più convincente da parte dei rosanero che invece non sono mai riusciti ad impensierire la porta di Buffon. Allegri attua un po’ di turnover in vista della partita di Champions lasciando fuori Morata, Vidal ed Evra e facendo esordire Sturaro a centrocampo. Nel primo tempo la partita è molto equilibrata e le occasioni da gol latitano, così come nella ripresa quando la squadra di Iachini cerca di alzare i ritmi pur non modificando il risultato finale. La partita cambia al 60’, momento in cui il tecnico bianconero inserisce Morata al posto di un evanescente Llorente. Passano dieci minuti e l’attaccante ex Real, lanciato da Marchisio, si accentra e con il sinistro lascia partire un tiro a giro che trafigge Sorrentino. La partita non regala ulteriori sussulti e la Juventus riesce a controllare fino al termine della partita.

In serata tocca al Cagliari di Zeman cercare di battere l’Empoli per rilanciare le ambizioni salvezza. I rossoblu, che con il tecnico Boemo non hanno mai vinto in casa prima del suo esonero, passano in vantaggio già al 20’ con il gol di Joao Pedro. Il Cagliari insiste alla ricerca del raddoppio e ci vanno vicinissimi al 25’ e al 33’, prima con lo stesso attaccante portoghese e poi con M’Poku che però vengono stoppati dal palo in entrambi i casi. Nella ripresa si sveglia la squadra di Sarri, che sfiora il gol dell’1-1 in un paio di circostanze con Saponara e Rugani ma la difesa sarda si salva. Il gol del pareggio allora arriva all’ultimo respiro con la rete di Vecino che sfrutta un bel cross di Mario Rui e un velo di Pucciarelli che lo libera sul secondo palo. Mastica amaro il Cagliari, vicinissimo a tre punti d’oro e costretto a subire un pareggio che non fa altro che complicare la lotta salvezza.

Nelle partite domenicali delle 15, pochissime emozioni e nessun gol nel match tra Atalanta e Udinese. I bergamaschi sentono troppo la tensione della gara e la paura di perdere fa si che non si rischi troppo contro un’Udinese abbastanza tranquilla. Nel primo tempo la partita regala qualche spunto con Denis, che di testa impensierisce Karnezis, e con Widmer, che con un gran destro colpisce il palo. Nella ripresa i ritmi calano ancora di più e la partita diventa molto noiosa con i nerazzurri, tranquillizzati dal pareggio del Cagliari, che si accontentano di portare a casa un punto che lascia invariate le distanze con la squadra di Zeman.

Torna al successo dopo quattro sconfitte consecutive il Sassuolo, che batte 4-1 al Mapei Stadium il Parma. Protagonista assoluto del match è Sansone, con due gol e un rigore, molto genoroso, procurato. L’attaccante neroverde apre la partita al 24’ con un tap-in su cross di Taider e, dopo l’immediato pareggio di Lila, raddoppia dodici minuti dopo con uno stupendo destro da 25 metri. Nella ripresa il Sassuolo va vicinissimo al tris in un paio d’occasioni con Zaza, prima di trovarlo al 61’ con il rigore di Berardi, concesso per un tuffo di Sansone che porta anche all’espulsione di Mirante. Tre minuti dopo arriva il poker firmato da Missiroli che completa l’opera con un tiro preciso che batte il neo entrato Iacobucci.

Vittoria importantissima anche per il Chievo in casa del Genoa. I rossoblu partono bene e si rendono pericolosi prima con Iago Falque e poi soprattutto con Perotti, che servito dallo stesso attaccante spagnolo, manda alto da buonissima posizione. Nella ripresa la squadra di Maran alza il proprio baricentro e si fa via via più pericolosa con Meggiorini e Paloschi. Al 49’ è proprio l’ex Milan a scappare sul filo del fuorigioco e a battere Perin in uscita disperata. Attacca a testa bassa la squadra di Gasperini, che va ad un passo dal pareggio con Borriello che, appena mandato in campo, prima manda a lato da posizione defilata e poi, sul colpo di testa successivo, trova la grandissima risposta di Bizzarri. Ci pensa sempre Paloschi, implacabile, a raddoppiare al 68’ e a chiudere la partita su assist del compagno di reparto Meggiorini con un tiro che viene anche deviato da De Maio.

Nel match delle 18 brutto tonfo esterno del Napoli in casa dell’Hellas Verona. Gli azzurri entrano in campo quasi svogliati mentre la squadra di casa preme fin dal primo minuto alla ricerca del vantaggio. Dopo il primo tentativo sprecato, Toni porta in vantaggio i suoi sfruttando un erroraccio di Mesto e Andujar per insaccare a porta praticamente vuota. La squadra di Mandorlini non è sazia e insiste alla ricerca del raddoppio con Jankovic, prima con una splendida rovesciata respinta dalla difesa ospite e poi con un tiro da fuori di poco alto. Le occasioni del Napoli arrivano sul finale del primo tempo con Mertens, che di testa manda a lato, e Zapata, il cui tiro viene miracolosamente respinto da Moras. Nella ripresa stesso copione del primo tempo con la squadra di Benitez incapace di reagire e i gialloblu raddoppiano con lo stesso bomber al 51’ bravo a sfruttare un perfetto assist di Hallfredsson dopo una cavalcata del centrocampista islandese. Benitez decide che è arrivato il momento di Higuain ma il “Pipita” non incide nelle sorti di un match che si chiude con un meritato successo del Verona.

In serata l’Inter prova ad accorciare la classifica affrontando a San Siro il Cesena. I nerazzurri però, forse per l’importanza della partita, forse per la stanchezza dell’impegno infrasettimanale, entrano in campo con il freno a mano tirato. I romagnoli invece sanno che una vittoria sarebbe vitale visti i pareggi di Atalanta e Cagliari e provano pian piano a rendersi pericolosi dalle parti di Handanovic. La squadra di Di Carlo passa al 30’ con Defrel che sfrutta un’imbucata di Carbonero per presentarsi davanti al portiere sloveno e baffarlo con un pregevole pallonetto. La reazione dell’Inter è tutta nel tiro da fuori area di Guarin che sfiora il palo e termina fuori alla destra di Leali. Nella ripresa Mancini inserisce Podolski al posto di Kuzmanovic e al 46’ vede annullato il gol del pareggio realizzato da Icardi con una stupenda rovesciata. Un minuto dopo ci pensa Palacio a riequilibrare le sorti del match infilando il portiere bianconero su assist delle stesso numero nove argentino.

Nelle prime due partite del lunedì, TorinoLazio e Fiorentina – Milan, lo spettacolo latita per tutti i primi 45’. Nel match dell’Olimpico di Torino, la squadra Pioli trova difficoltà nel proporsi in avanti contro i granata, che sono ben messi in campo a occupare tutti gli spazi per evitare ogni possibile ripartenza. La partita si mantiene molto bloccata fino a venti minuti dal termine quando Felipe Anderson decide di andare a prendersi i tre punti e con un’accelerazione delle sue fa fuori due avversari e batte Padelli per il gol dell’1-0. Passano appena sei minuti e su un assist perfetto di Klose, il brasiliano trova il bis che chiude la partita e fa volare in classifica la Lazio, alla quinta vittoria consecutiva.

Nella sfida del Franchi, la Fiorentina gioca con la testa al ritorno di Europa League con la Roma e il Milan ne approfitta per mettere in difficoltà i viola pur senza creare grosse occasioni da gol. Al 56’, su un tiro di Bonaventura, Destro devia in porta la palla che vale il vantaggio per la squadra di Inzaghi e fa esplodere lo spicchio di curva occupata dai tifosi rossoneri. A dieci minuti dalla fine, Montella si gioca l’ultimo cambio inserendo Babacar che va ad affiancare Gilardino alla ricerca del pareggio. All’83’ ci pensa il solito Gonzalo Rodriguez a firmare l’1-1 con uno stacco imperioso che non da scampo a Diego Lopez. Il Milan allora si ritrae, forse intimorito dalla mancanze di risultati delle ultime settimane che fanno traballare la panchina di Inzaghi. All’89’ allora arriva il quasi inevitabile gol di Joaquin che completa la rimonta e porta la Fiorentina a un solo punto dal Napoli, all’inseguimento del terzo posto.

Alle 21 tocca alla Roma dare una risposta sul campo alle critiche degli ultimi mesi, dato che i giallorossi non vincono in casa dal 30 Novembre. A cercare di opporsi c’è però la Sampdoria, quarta difesa del campionato che schiera in attacco il trio Eder - Eto’o - Okaka. La squadra di Garcia nel primo tempo sembra rigenerata sulla scia del pareggio di Firenze e nel primo tempo va vicina al gol in diverse occasioni, prima con Totti e poi soprattutto con Gervinho, sul quale Viviano è bravissimo a dire di no da pochi passi. Nella ripresa sono sempre i giallorossi ad avvicinarsi per primi all'1-0 con un'occasione nitida del capitano che cerca la deviazione di petto e manda fuori da posizione favorevole. Al 60’, da una mischia successiva a un calcio d’angolo, sbuca l’ex Lazio De Silvestri che batte De Sanctis e porta in vantaggio la Sampdoria nella sua prima vera occasione di tutta la partita. La Roma comincia a intravedere gli spettri dei cugini biancocelesti che si materializzano al 76’ sotto forma di Luis Muriel, mandato in campo da Mihajlovic al posto di Okaka proprio per sfruttare la velocità del colombiano. Al peggio non c'è mai fine e a dieci dal termine Keita si fa espellere per un applauso ironico nei confronti dell'arbitro che lascia la Roma in inferiorità numerica e chiude, di fatto, la partita. Al triplice fischio finale, fischi assordanti dell'Olimpico per una Roma che appare in caduta libera.
 

 

 

Risultati 27ª giornata
Palermo Juventus 0-1
Cagliari Empoli 1-1
Sassuolo Parma 4-1
Genoa Chievo 0-2
Atalanta Udinese 0-0
H. Verona Napoli 2-0
Inter Cesena 1-1
Torino Lazio 0-2
Fiorentina Milan 2-1
Roma Sampdoria 0-2 

 

 

Classifica
Juventus 64   Palermo 35
Roma 50                     Udinese* 32
Lazio 49   Sassuolo 32
Napoli 46   H. Verona 32
Fiorentina 45   Empoli 30
Sampdoria 45    Chievo 29
Inter 37   Atalanta 25
Genoa* 37   Cesena 21
Torino 36   Cagliari 21
Milan 35   Parma** (-3) 9

 

Giuseppe Sanzi

 


Autore
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