Seria A, La Juve batte la Lazio e chiude i conti. La Roma pareggia e fallisce il sorpasso
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
PISA,19 FEBBRAIO 2015 – I bianconeri chiudono definitivamente i conti battendo 2-0 la squadra di Pioli. La Roma non va oltre l’1-1 con l’Atalanta e fallisce il sorpasso. Il Napoli passa a Cagliari e si avvicina alle due romane. Pari tra Inter e Milan. [MORE]
La 31ª giornata di Serie A conferma lo strapotere della Juventus e le difficoltà della Roma, che non sfrutta la sconfitta dei cugini biancocelesti e si fa bloccare in casa dall’Atalanta dell’ex Lazio, Reja. In zona Europa League, brutto 0-0 della Sampdoria con il Cesena che fa arrabbiare Mihajlovic e il presidente Ferrero. Il Napoli, passa anche a Cagliari, dopo la splendida vittoria di giovedì in Europa League e rilancia le proprie ambizioni di centrare il posto in Champions. In serata, nel derby di Milano, 0-0 tra Inter e Milan con i nerazzurri più vicini alla vittoria ma che hanno sprecato diverse occasioni. Ma andiamo con ordine.
Sabato, alle 18, una Sampdoria a trazione offensiva, considerati i quattro attaccanti in campo contemporaneamente, non va oltre lo 0-0 in casa contro un buon Cesena. Il pareggio non serve a nessuno ed entrambe le squadre pressano alto alla ricerca del gol. All’11’, Palombo non trova spazio per il passaggio e spara un bolide dal limite su cui è bravissimo Agliardi, che sostituisce Leali, a deviare oltre la traversa. Dieci minuti dopo risposta bianconera con Rodriguez su cui, anche stavolta, ci pensa il portiere ad intervenire e a lasciare il risultato invariato. È un momento intenso della partita e prima Muriel, da due passi, e poi Mesbah, defilato, falliscono l’appuntamento con il gol che sbloccherebbe la partita. Nella ripresa i ritmi calano notevolmente e le poche occasioni sono più frutto di giocate del singolo che del gioco di squadra. La palla gol più clamorosa è sulla testa di Romagnoli, che colpisce tutto solo a centro area in seguito a un calcio d’angolo e trova sulla linea di porta Lucchini a dirgli di no. Il risultato non cambia e la partita finisce con un0 0-0 che scontenta entrambe le squadre.
In serata tocca alle prime due della classe, Juventus e Lazio, scendere in campo per quella che, per qualità del gioco mostrato fin qui, si prospetta essere la partita più aperta della stagione. Alla fine, come è sempre accaduto in queste ultime quattro stagioni, è la squadra di Allegri a spuntarla e a confermare lo strapotere sul resto del campionato. I biancocelesti provano il pressing alto per limitare il fraseggio a centrocampo mentre la squadra di casa aspetta gli avversari per evitare di subire i tremendi contropiede della squadra di Pioli. Dopo un avvio piuttosto equilibrato, la partita si decide tra il 17’ e il 28’. Su un rinvio di Barzagli, Vidal spizza di testa e serve perfettamente Tevez, che parte sul filo del fuorigioco e non da scampo a Marchetti realizzando il suo 18° sigillo in stagione. La Lazio subisce il colpo e cerca di premere alla ricerca del pareggio. Cinque minuti dopo, un impreciso Chiellini, rinvia la palla sui piedi di Klose che prova il tiro ma viene murato da un grande intervento di Bonucci. Passano altri cinque minuti e lo stesso difensore della Juventus e della Nazionale, parte palla al piede con la difesa avversaria sbilanciata e, arrivato al limite dell’area, esplode un destro rasoterra che batte nuovamente il portiere della Lazio. Il match, di fatto, si conclude qui dato che nei restanti settanta minuti, la Juventus controlla il gioco e, schierata con il 3-5-2, limita al massimo le azioni offensive degli avversari. La palla gol più nitida è sui piedi di Felipe Anderson al 92’, dopo un altro errore di Chiellini in copertura. Sul tentativo del brasiliano però è bravo e fortunato Buffon che lascia la propria porta imbattuta e chiude la partita. I bianconeri dunque, si preparano al meglio per il ritorno di mercoledì a Montecarlo ipotecando ancora di più il quarto tricolore consecutivo contro una Lazio punita da troppe disattenzioni oltre che dalla tante assenze in difesa.
Domenica si comincia all’ora di pranzo con Sassuolo – Torino. Le due squadre sono in una situazione di classifica molto tranquilla e ci si attende quindi un match molto divertente. Ne esce, alla fine, un 1-1 scaturito da due calci di rigore trasformati al 45’ del primo tempo, da Berardi, e al 58’, da Quagliarella. In entrambe le occasioni la concessione del rigore è apparsa molto più che dubbia. Nel resto della partita, il Torino è sembrato avere qualcosa in più dei neroverdi di Di Francesco ma un grande Consigli, migliore in campo, ha impedito ai granata di presentarsi al derby di domenica prossima con una vittoria. Altro pareggio, sempre per 1-1, nella sfida delle 15, al Bentegodi, tra Chievo e Udinese. La partita è tutt’altro che spettacolare ma al 39’ ci pensa la zampata del solito Pellissier, secondo gol consecutivo per lui, a portare in vantaggio i clivensi. Al 60’, Stramaccioni manda in campo anche Totò Di Natale e i friulani cambiano decisamente marcia. Cinque minuti dopo il suo ingresso in campo, il numero dieci bianconero va ad un passo dal pareggio con un destro meraviglioso che si ferma sul palo a Bizzarri battuto. Passano pochi minuti e gli ospiti trovano il pareggio grazie alla sfortunata autorete di Cesar dopo un tiro-cross dell’ex della partita, Thereau. Negli ultimi minuti i gialloblu avrebbero la palla del ko ma il gran tiro di Zukanovic si infrange sulla traversa mentre il tentativo di tap-in da parte di Paloschi, trova l’ottima uscita di Karnezis.
Tre gol e diverse occasioni nel match del Barbera tra Palermo e Genoa. I rosanero, che dopo la Juventus sono la squadra con più gol nei primi quindici minuti, partono subito forte e passano in vantaggio al 9’ minuto con il bulgaro Chochev, bravo ad avventarsi sulla respinta corta di Lamanna, in seguito ad un bel diagonale di Rispoli. La squadra di Gasperini sembra con la testa da un’altra parte e allora i padroni di casa trovano il raddoppio ancora con Chochev che è servito splendidamente dal solito Dybala, vero e proprio uomo in più per il Palermo. Nella ripresa la squadra di Iachini, forte del doppio vantaggio, si rilassa un po’ e allora esce fuori la grinta degli ospiti. La partita si riapre al 52’ con il gol di Iago Falque ben servito da Edenilson sul filo del fuorigioco. Nel finale però il risultato non cambia e c’è tempo solo per un’altra grandissima giocata di Dybala che lascia partite un sinistro a giro e fa tremare la traversa. Bella partita anche al Castellani tra Empoli e Parma. I gialloblu in settimana hanno subito un’altra pesante penalizzazione di cinque punti e sono ormai vicinissima alla retrocessione matematica. In campo però, dopo la sconfitta di mercoledì a Genova, entra una squadra che come sempre gioca con tanto orgoglio e onorando il campionato. Il risultato si sblocca al 19’ con un bel destro di Lodi che batte Sepe. La reazione della squadra di Sarri è però immediata e i toscani trovano il gol dell’1-1 con Maccarone ben servito da Saponara. Prima del riposo arriva anche il sorpasso con il colpo di testa di Tonelli arrivato, da difensore, al quinto gol in campionato. Nella ripresa la squadra di Donadoni cerca e trova il pareggio con il neo entrato Belfodil, al 73’, bravo a raccogliere la palla e a depositarla in rete dopo una traversa di Coda.
Altra giornata amara per la Roma di Rudi Garcia che si fa bloccare all’Olimpico dall’Atalanta dell’ex allenatore della Lazio, Reja, e fallisce il sorpasso in classifica agli stessi biancocelesti. Eppure il match si mette subito bene per i giallorossi dato che dopo 3’, un intervento scomposto di Stendardo su Ljajic causa il rigore a favore dei padroni di casa. Sul dischetto si presenta Totti che spiazza Sportiello e torna al gol dopo due mesi. I padroni di casa sembrano avere in pugno la gara ma venti minuti dopo, un altro intervento ingenuo, questa volta di Astori, causa il rigore a favore degli orobici. Anche dall’altra parte a presentarsi sul dischetto è l’uomo di punta, Denis, che con estrema freddezza batte De Sanctis e firma l’1-1. La Roma ora teme di perdere la partita e perde convinzione mentre, dall’altra parte, l’Atalanta prende un po’ di coraggio pur non creando grosse occasioni da gol. Alla fine il risultato rimane invariato con i giallorossi che perdono una grossa occasione di mettere nuovamente le mani sul secondo posto in attesa della doppia trasferta in casa di Inter e Sassuolo che potrebbero permettere alla Lazio di allungare e al Napoli di avvinarsi in classifica.
Proprio gli azzurri di Benitez, bissano la grande vittoria di giovedì in Europa League sbarazzandosi anche del Cagliari, al quale rimangono ormai ben poche speranze di salvezza. I partenopei giocano con scioltezza e chiudono la partita già nel primo tempo con le reti di Callejon, al 24’, e all’autogol di Balzano al 45’, con il difensore dei sardi che devia di testa nella propria porta nel tentativo di anticipare l’ottimo Insigne, al rientro da titolare dopo cinque mesi. Nella ripresa il tecnico spagnolo sostituisce Hamsik per dare spazio a Gabbiadini e l’ex giocatore di Atalanta e Sampdoria sigilla il match, al 59', con un sinistro magico che batte Brkic e porta a tre le reti di vantaggio. Per la squadra di Zeman è una sconfitta senza attenuanti che li fa sprofondare sempre di più in classifica e li avvicina alla retrocessione dopo la dura contestazione degli ultras, che in settimana hanno fatto irruzione nel ritiro della squadra e hanno picchiato e minacciato molti giocatori della rosa. Il Napoli porta a casa tre punti importanti che, visti i tanti scontri diretti da qui a fine stagione, lascia aperta qualche speranza di centrare il terzo, o addirittura il secondo posto, distante solo cinque punti.
In serata l’atteso derby della madonnina tra Inter e Milan. A San Siro pubblico delle grandi occasioni per una partita che ormai non regala le grandi giocate dei campioni di un tempo. Parte meglio l’Inter che gestisce il gioco e all’11’ manda al tiro Hernanes, che di sinistro indirizza la palla sotto l’incrocio ma trova un ottimo Diego Lopez sulla sua strada. Pian piano prendono fiducia anche i rossoneri grazie alle accelerazioni di Menez e del giovane Suso, preferito a Cerci e Honda. È proprio l’ex Liverpool a impensierire Handanovic con un sinistro sul secondo palo su quale il portiere slovacco si fa trovare pronto. Intorno alla mezz’ora di gioco episodio da moviola in area nerazzurra quando l’arbitro annulla un gol di Alex per una posizione, dubbia, di De Jong sul colpo di testa precedente. Primo tempo che termina sul risultato di parità in una partita che vive soprattutto di giocate dei singoli. Seconda frazione a senso unico, con un Milan remissivo nei confronti di un’Inter che invece cerca la vittoria e ci va vicina di diverse occasioni. Al 58’ Palacio si infila nella difesa rossonera e, a Diego Lopez ormai battuto, trova la respinta di Mexes quasi sulla linea. Qualche minuto dopo i nerazzurri chiedono il rigore quando Hernanes tira e trova sulla sua strada il braccio largo di Antonelli che l’arbitro Banti giudica però involontario. A venti dalla fine l’Inter riesce a trovare il gol grazie alla deviazione nella propria porta di Mexes ma anche stavolta l’arbitro strozza in gola l’urlo ai tifosi dell’Inter dato che annulla la rete per un fallo di Palacio a inizio azione, su segnalazione del guardalinee. Ancora l’attaccante argentino protagonista, a dieci dalla fine, con una deviazione ravvicinata su tiro-cross di Obi ma il tiro del "trenza" sbatte addosso al portiere rossonero in modo del tutto casuale. L’Ultima occasione per i ragazzi di Mancini, quella del match ball, capita sui piedi di Icardi che scatta sul filo del fuorigioco, elude il recupero di Paletta e tira a colpo sicuro ma il suo destro termina fuori di un soffio. Alla fine è un pareggio che non accontenta nessuno ma che lascia l'amaro in bocca soprattutto all'Inter.
Sampdoria | Cesena | 0-0 |
Juventus | Lazio | 2-0 |
Sassuolo | Torino | 1-1 |
Roma | Atalanta | 1-1 |
Chievo | Udinese | 1-1 |
Palermo | Genoa | 2-1 |
Empoli | Parma | 2-2 |
Cagliari | Napoli | 0-3 |
Inter | Milan | 0-0 |
Fiorentina | H. Verona | Lunedì 20.45 |
Juventus | 73 | Palermo | 41 | |
Lazio | 58 | Sassuolo | 36 | |
Roma | 58 | Chievo | 36 | |
Napoli | 53 | Udinese | 35 | |
Sampdoria | 50 | Empoli | 34 | |
Fiorentina* | 49 | H. Verona* | 33 | |
Genoa | 44 | Atalanta | 30 | |
Torino | 44 | Cesena | 23 | |
Milan | 43 | Cagliari | 21 | |
Inter | 42 | Parma (-7) | 13 |
* una partita in meno
Giuseppe Sanzi