Seconda Domenica di Avvento e Solinnità dell’Immacolata. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 26-38)
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Seconda Domenica di Avvento e Solinnità dell’Immacolata. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 26-38)

mercoledì 4 dicembre, 2019

Seconda Domenica di Avvento e Solinnità dell’Immacolata. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 26-38)
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.

Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Commento

Quest’anno la seconda domenica di Avvento coincide con la Solinnità dell’Immacolata Concezione. La Congregazione per il Culto Divino ha concesso che si potessero leggere le letture del giorno della festa mariana. Ci sono 4 titoli delle litanie lauretane che più di altre ci spiegano il mistero dell’immacolata concezione. Essi sono “Madre Immacolata”, “Madre Purissima”, “Madre Castissima”, “Vergine delle vergini”. Maria è tutto questo: è senza macchia originale, senza l’eredità di Eva dopo il peccato.  È tutta pura, tutta santa. Maria è piena di Grazia. Satana in Lei non ha avuto potere. Eva è stata tentata e vinta. Maria non fu vinta. Ella vinse, fin dal primo istante, per i meriti del suo divin Figlio. Il Figlio ha fatto a noi e a sua Madre questo grande dono: una Madre senza macchia, tutta pura, tutta santa. E noi in Maria celebriamo la vittoria sul peccato, su Satana. Rinnoviamo in Lei la nostra inimicizia con la tentazione ed il nemico dell'uomo.

Maria è la piena di grazia. Dio è con Maria, si compiace di Lei, gioisce per la sua bellezza e il suo candore spirituale. Maria è con Dio perché ne compie sempre la volontà. Dio le manifesta che l'ha scelta per essere la Madre del suo Verbo eterno. Maria non conosce il mistero, non sa come realizzarlo nella sua vita. L'Angelo Gabriele le spiega come il mistero si sarebbe compiuto nel suo seno: per opera dello Spirito Santo. Il suo sì è pieno, totale, coinvolgente tutta la vita. Maria rinuncia a se stessa, perché in Lei viva solo il Signore; muore a se stessa perché solo Dio si manifesti per mezzo di Lei. Maria è immacolata perché concepita senza peccato; lo è anche perché ha scelto di essere solo di Dio e della sua volontà.

Ecco in cosa noi dobbiamo imitare Maria. In questo si totale, in questa obbedienza perfetta, in questo “eccomi” che ci fa essere in tutto del Signore. Un’altra cosa dobbiamo fare: elevarci in santità, cercare la purezza del cuore, dei sentimenti, dei pensieri. Ci siamo corrotti e puzziamo troppo di peccato. Questa Solinnità ci convinca di una necessità, quella di ritornare nella luce, di ritornare a Dio.

Don Francesco Cristofaro





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