Secessionisti veneti, la Lega scende in piazza a Verona. Salvini: "Liberateli o lo faremo noi"
Politica Veneto

Secessionisti veneti, la Lega scende in piazza a Verona. Salvini: "Liberateli o lo faremo noi"

lunedì 7 aprile, 2014

VERONA, 7 APRILE 2014- Matteo Salvini ha avvisato: “O liberate i secessionisti veneti o li tireremo fuori noi”. Il segretario della Lega Nord ieri è stato chiaro e non ha usato mezzi termini. Quella che era partita come una cosa che sembrava quasi goliardica (il referendum per l’indipendenza organizzato da plebiscito.eu) si sta trasformando in guerra. Presenti ieri in piazza tutti i più importanti esponenti del Carroccio, dal governatore del Veneto Luca Zaia, al sindaco scaligero Flavio Tosi. E poi lui, l’ideatore del partito che da sempre vuole la Padania libera: Umberto Bossi. Si sono uniti in tanti alla manifestazione di ieri, apertasi con fischi dei quasi 3000 partecipanti in direzione della bandiera italiana ed europea. Il tutto si è poi animato quando hanno preso la parola i leader del partito, primo tra tutti Matteo Salvini.
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“Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi . O tornano a casa subito e qualcuno chiede scusa o li tiriamo fuori noi. Le galere sono fatte per i delinquenti e i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia. Gli investigatori non hanno trovato nemmeno una fionda e sfido chiunque a chiamare carro armato quella ruspa spara-supposte” ha aggiunto Salvini davanti ai leghisti presenti in piazza dei Signori ieri a Verona. “Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola. La scelta della Lega è una scelta non violenta. Contrariamente a quanti la vorrebbero sotto terra noi vogliamo seppellire la Fornero sotto 500 mila firme” ha chiarito il segretario leghista. Ed ha poi invitato i militanti a ritrovarsi il 25 aprile: “Sarà la festa di San Marco, sarà la festa della nostra liberazione, vogliamo discutere di politica senza galera in mezzo. Questa è un'indagine sbagliata con milioni di euro spesi per trovare una ruspa”.
 

Anche Umberto Bossi ha qualcosa da dire: “Quelli che sono a Roma vanno arrestati” ha esordito il leader del Carroccio, ritrovando la verve che lo ha sempre caratterizzato. “Hanno paura del popolo per questo li mettono in carcere. Ma non riusciranno a fermarci: saranno travolti dal popolo padano. Non vogliono che il popolo veneto possa votare per la propria libertà: li hanno messi in carcere per quello. I fratelli veneti in carcere hanno risvegliato tutta la Padania, non solo il Veneto. È un monito anche per la Lega: c'è un valore che conta più dell'amministrazione ed è la libertà. Sono venuto a ringraziare i fratelli veneti. La canaglia romana non riuscirà a tenere schiavi i popoli”.
 

Federica Sterza
 


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