Scuola, rottura tra sindacati ed esecutivo: annunciato il blocco degli scrutini e nuovi scioperi
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ROMA, 13 MAGGIO 2015 - Dopo il boicottaggio di ieri dei test Invalsi, con il quale un’altra protesta è stata messa a segno dalle associazioni studentesche per esprimere il dissenso alla riforma del Dicastero della Pubblica Istruzione del Governo Renzi e l'incontro avvenuto tra le parti istituzionali e le organizzazioni sindacali di categoria, sembrerebbe che l'esecutivo abbia intenzione di non porre la fiducia al Ddl "Buona Scuola" che dovrebbe arrivare alla Camera, nella giornata di domani.
Dal confronto tra i rappresentanti delle quindici sigle sindacali, tra le quali Cgil (Camusso), Cisl (Furlan), Uil (Barbagallo) e l'esecutivo rappresentato dai Ministri Giannini, Boschi, Madia, DelRio, è emersa la volontà dei sindacati di procedere a nuovi scioperi, uniti ad altre forme di protesta e che gli emendamenti al Ddl risultano insufficienti e con diverse criticità.
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Le ulteriori forme di mobilitazione potrebbero avvenire anche in fase di scrutinio, come annunciato questa mattina da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda, Snals e anche dai Cobas. Per il leader dei Cobas Piero Bernocchi, la data del 7 giugno potrebbe essere adatta per organizzare una nuova manifestazione. Per il sottosegretario Claudio De Vincenti presente anch'egli alla riunione di ieri, "sconcerta che, a fronte di una manifesta volontà del Governo di dialogare, si risponda da parte di alcune sigle sindacali, minacciando il blocco degli scrutini. Un'iniziativa del genere sarebbe irresponsabile perché colpirebbe unicamente studenti e famiglie".
Luigi Cacciatori
Immagine da online-news.it