Scuola, la riforma è legge. Caos alla Camera, cartelli della Lega. Renzi "Centomila posti in più"
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ROMA, 09 LUGLIO 2015 - La riforma della ‘buona scuola’ è legge. Dopo il via libera del Senato, oggi anche la camera ha approvato la riforma della scuola, anche se il voto in aula è stato un percorso a ostacoli, tra polemiche interne al Pd, proteste in piazza e ostruzionismo delle opposizioni. Alla fine a votare a favore sono stati 277 deputati, 173 i contrari e 4 gli astenuti. All’interno del Partito democratico, 39 esponenti della minoranza, guidati da Bersani e Cuperlo non hanno partecipato al voto, mentre in cinque hanno votato no. In soccorso della ‘buona scuola’ sono invece arrivati i viti di quattro deputati di Forza Italia, vicini al senatore Denis Verdini. [MORE]
Proteste dentro e fuori l’aula. È la riforma meno votata tra quelle varate dal governo Renzi, ma la maggioranza esulta per il risultato: “Questo non è l’atto finale, ma l’inzio di un nuovo protagonismo della scuola”, ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Centomila assunzioni, più merito, più autonomia”, “L’Italia prosegue nel più grande sforzo di riforme strutturali della storia repubblicana” il commento affidato ai social network del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Fuori dall’aula in Piazza Montecitorio, intanto, si levava il grido “vergogna, vergogna” dei docenti, dei sindacati e degli studenti.
Ma anche all’interno del Palazzo il via libera è arrivato dopo una mattinata di tensioni, con ripetuti richiami del presidente di turno Roberto Giachetti e la breve sospensione dei lavori e l’espulsione del capogruppo del Carroccio a causa della protesta dei deputati di Sel e Lega Nord, che hanno esposto dei cartelloni contro il disegno di legge. Nel mirino dei leghisti la norma sull’educazione di genere: “Giù le mani dai bambini” era scritto sui cartelloni dei deputati del Carroccio, mentre Sel per esprimere il suo dissenso si è ispirata alla Grecia, con la scritta “Oxi (No, ndr) alla ‘buona scuola’ di Renzi”. Sulle barricate anche i deputati grillini.
Dalle assunzioni all’autonomia: ecco cosa cambia. Tre miliardi in piu' all'anno per il capitolo istruzione, l'assunzione straordinaria di oltre 100mila insegnanti precari, il potenziamento di materie come arte, musica, lingue e discipline motorie, i presidi che potranno scegliere da appositi ambiti territoriali docenti con il curriculum "piu' adatto a realizzare il progetto formativo della loro scuola": sono questi i punti fondamentale e le novità che introdotte dalla “Buona Scuola", diventata oggi legge dopo 10 mesi di consultazioni, proteste di ogni tipo e modifiche apportate dal Parlamento.
Tiziano Rugi