Scuola: Invalsi, dati matematica traguardo per post dad
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ROMA, 08 DIC - "Lo sforzo fatto negli ultimi 12 anni in matematica dalla scuola italiana non è stato trascurabile". E poichè presumibilmente la matematica risentirà più di altre materie della crisi pandemica, "questi dati saranno la base per un nuovo traguardo da raggiungere, per stabilire insomma il traguardo per la ripresa" dopo la chiusura delle scuole e la didattica a distanza.
Lo hanno detto il dirigente di ricerca Invalsi Roberto Ricci ed Elisa Caponera, Co-National research coordinator Timss, alla presentazione dei risultati in matematica e scienze in IV primaria e III secondaria di primo grado dell'indagine Iea Timss 2019. I numeri dello studio, è stato spiegato nel corso della presentazione, non possono far fare una stima di quanto avvenuto con la didattica a distanza in questi ultimi mesi, possono semmai essere un punto di partenza e costituire una sorta di benchmark. Il dirigente Invalsi ha spiegato che già a giugno 2021 l'Istituto potrà dare risposte sull'incidenza della Didattica a distanza sull'apprendimento.
"A questi buoni risultati raggiunti fino al 2019 dobbiamo tornare - ha affermato la presidente di Invalsi Anna Maria Ajello - sono dati che inducono a sperare bene". Alcuni studi mostrano che in matematica con la didattica a distanza c'è un arretramento maggiore rispetto ad altre materie "questo ci dovrebbe allarmare, è prevedibile che ci sia un danno per l'apprendimento della matematica, lo vedremo alla prossima edizione", ha concluso.
L’indagine presentata alla stampa dagli studiosi e dai dirigenti Invalsi è una delle principali indagini comparative internazionali promosse dalla IEA. Diretta dal Timss & Pirls International Study Center (Boston College), consente ai paesi in tutto il mondo di misurare l'efficacia dell'insegnamento della matematica e delle scienze. Condotta ogni quattro anni dal 1995, è il più esteso nel tempo fra tutti gli studi internazionali sull'istruzione. Nella settima edizione del progetto (2019), hanno partecipato 64 paesi. L'Italia vi partecipa fin dal primo ciclo (1995).