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TORINO, 29 DICEMBRE 2011-Si chiama PLX472O ed è il farmaco sperimentale che oggi porta buone notizie al mondo della ricerca scientifica nell'azione di contrasto ai tumori.
La scoperta si deve ad un team di scienziati italiani dell’Istituto di Candiolo, coordinati da Alberto Bardelli, direttore del Laboratorio di Genetica Molecolare, e Federico Bussolino, Direttore Scientifico della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.[MORE]
Lo studio portato avanti dai due esperti italiani ha analizzato la particolare mutazione di un gene, chiamato BRAF, responsabile della proliferazione incontrollata di alcuni tipi di cancro e hanno esaminato i risultati di un farmaco (PLX472O); l'indagine riguarda una terapia a bersaglio molecolare il cui uso è autorizzato negli Stati Uniti ma non ancora in Europa.
Secondo i ricercatori «rivoluziona le prospettive dei trattamenti antiangiogenetici ». È stato accertato che il PLX472O da una parte agisce sulla cellula tumorale bloccandone la crescita, dall'altra ha un effetto inatteso sul sistema vascolare del tumore, inoltre, migliora la perfusione ematica del tumore e l'ossigenazione con due conseguenze: facilita l'arrivo di altri farmaci al tumore e, consentendo di ridurre le dosi di chemioterapici usati nel trattamento, migliora l'ossigenazione del tessuto riducendo l'ipossia (causa della maggior aggressività e della comparsa di metastasi).
Gian Luca Cossari