Scarpino, emergenza rifiuti. Paita: "ci sono ancora spazi di trattativa"
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GENOVA, 9 OTTOBRE 2014 - Manca meno di una settimana alla chiusura della discarica di Scarpino, nei pressi di Genova, ormai completamente piena. Ma le discariche piemontesi rischiano di poter ospitare solo la metà delle 70mila tonnellate di spazzatura che la regione liguria produce in una sola giornata. Le trattative sono ancora aperte.
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L'unica regione ad aver accolto l'appello disperato dei liguri, infatti, è il Piemonte. Ma la Giunta Chiamparino non è così ottimista. L'accordo di salvaguardia non è ancora stato definito nei dettagli: il dubbio risiede nella quantità, non precisamente calcolabile, di rifiuti che potrebbero permettersi di ospitare le discariche piemontesi. "Bisogna individuare altri siti", sostiene l'assessore Garotta. Ma Raffaella Paita, assessore regionale, non vuole farsi prendere dal panico. "La situazione è seria ma non farei allarmismi. I contatti con il Piemonte sono ancora in corso". L'assessore cerca una soluzione che non gravi sui cittadini: "dobbiamo ancora a ragionare sui quantitativi, ci sono anche problemi ma sono fiduciosa che si possano trovare soluzioni in questa fase transitoria. Non è un lavoro semplice e nemmeno scontato nel risultato ma ci lavoriamo. Abbiamo ancora in corso colloqui e trattative per trovare ogni spazio possibile, lavorando anche sui minimi quantitativi. L’obiettivo è anche quello di contenere l’esborso, che ricadrà sulle imprese e i cittadini".
Fonte immagine: ilsecoloxix.it
Elisa David