Cuneo: dopo 65 anni, la salma della regina Elena trasla in Italia
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CUNEO, 16 DICEMBRE - La salma della regina Elena di Savoia è stata trasferita dal cimitero di Montpellier al Santuario di Vicoforte, vicino a Mondovì (Cuneo).[MORE]
Detto trasferimento dal sud della Francia, dove la regina morì nel 1952, a 79 anni, e venne sepolta in una tomba comune, è avvenuto in gran segreto. Le sue spoglie si trovano ora nella Cappella di San Bernardo, cupola con sezione orizzontale ellittica più grande al mondo. Nel commissionarla, nel 1596, il Duca Carlo Emanuele I di Savoia spiegò all'architetto Ascanio Vitozzi che avrebbe dovuto ospitare le tombe della famiglia.
Da una nota del rettore della basilica, don Meo Bessone, si evince che anche le spoglie di re Vittorio Emanuele III di Savoia saranno traslate nel Santuario di Vicoforte, nel Cuneese, e verranno collocate in loculo accanto a quello in cui è stata accolta la salma della moglie, la regina Elena. Ad oggi, Vittorio Emanuele III è sepolto ad Alessandria d'Egitto.
Questo l’auspicio della nipote della regina, Maria Gabriella: "Confido che il ritorno in Patria della Salma di Elena di Savoia, la Regina amata dagli Italiani, concorra alla composizione della memoria nazionale nel 70esimo della morte di Vittorio Emanuele III (28 dicembre 1947) e nel Centenario della Grande Guerra". Poi rivolge un grazie "a quanti hanno operato nella discrezione giovevole allo scopo", a cominciare dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "che fattivamente propiziò la traslazione della salma in Italia".
A distanza di 65 anni dalla morte, il ritorno in patria delle spoglie della regina non è esente da polemiche. A sollevarle il fratello Vittorio Emanuele, che critica la sorella sottolineando di aver "appreso, insieme ai membri della mia Casa, con stupore, delle dichiarazioni di mia sorella la Principessa Maria Gabriella inerenti la traslazione al Santuario di Vicoforte ed a nostra insaputa della salma di mia Nonna, la Regina Elena".
"Non posso non rammaricarmi - prosegue - che tutto ciò sia avvenuto in gran segreto, senza concedere alla Regina d'Italia, Sovrana della Carità Benefica, gli onori dovuti e soprattutto la traslazione al Pantheon di Roma, come abbiamo sempre richiesto e prima di me mio Padre, il Re Umberto II. Riportare la salma della regina in totale anonimato e in segretezza è un insulto" alla sua memoria.
Luna Isabella
(foto da sangabriele.org)