Sarzana, morte architetto: sempre più probabile ipotesi suicidio
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
SARZANA, 24 OTTOBRE - Giuseppe Stefano Di Negro, l'architetto spezzino di 50 anni trovato con il cranio fracassato sulle sponde di un torrente nel quartiere Braida di Sarzana lo scorso sabato sera, sarebbe morto per un colpo di revolver calibro 38 sparato in bocca.
A rivelarlo, secondo quanto appreso, i risultati dell’esame autoptico. Il medico legale che ha proceduto all’ispezione cadaverica avrebbe rivenuto un proiettile ancora conficcato nel cranio, compatibile con il revolver calibro 38 special di proprietà del padre dell’architetto. Il proiettile, presumibilmente entrato dalla bocca, non avrebbe avuto però la potenza necessaria per uscire dalla regione cranica.[MORE]
Continuano gli accertamenti sui due giovani che sabato sera hanno trovato agonizzante il libero professionista e che si sarebbero “impossessati” dell’arma posta vicino al corpo, riconsegnata alle autorità dopo un lungo interrogatorio. Con la loro condotta potrebbero aver alterato la scena. Sembra formalmente escluso, però, un loro coinvolgimento nella vicenda. Non avrebbero avuto parte attiva nella morte di Di Negro.
Potrebbe trovare un epilogo già nelle prossime ore il giallo sulla morte dell’architetto. L’ipotesi che sembra divenire sempre più concreta è che l’uomo si sia suicidato, ma la tesi non è stata ancora suffragata dagli organi preposti. Media locali riportano dell’esistenza di un presunto biglietto di addio lasciato dal professionista. Nessuna conferma è ancora arrivata dagli inquirenti. Al momento potrebbero essere soltanto indiscrezioni prive di fondamento.
Luigi Cacciatori
Immagine da gazzettadiparma.it