Sanità: Tar, confermata decadenza Bevere da Dg Agenas. Respinte richieste regioni italiane
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Sanità: Tar, confermata decadenza Bevere da Dg Agenas. Respinte richieste regioni italiane
ROMA, 23 APR - Resta confermata allo stato la sospensione di Francesco Bevere da Direttore generale dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas). L'ha deciso il Tar del Lazio con una serie di ordinanza con le quali ha respinto altrettante richieste proposte dalla Presidenza della Regione Siciliana e dalle regioni Piemonte, Sardegna, Molise, Umbria e Abruzzo tutti sollecitavano la sospensione cautelare della nota con la quale il 10 dicembre scorso il Direttore Generale pro-tempore della Direzione generale della vigilanza sugli Enti presso il Ministero della Salute ha comunicato la decadenza di Bevere dall'incarico di Dg dell'Agenas, nonché della nota di due giorni dopo con la quale è stato comunicato a Maria Cristina Giani di assicurare lo svolgimento degli atti di ordinaria amministrazione propri del Direttore generale nelle more dello svolgimento del procedimento di nomina del nuovo Direttore generale. Il Tar ha ritenuto che "a una sommaria delibazione, propria di questa fase del giudizio, il ricorso non appare supportato da fumus boni iuris stante il parere del 21 novembre 2019 reso dal Consiglio di Stato sulla questione all'esame del Collegio".
Nel parere in questione i Supremi giudici amministrativi hanno ritenuto che anche per la figura del Dg dell'Agenas "viene in rilievo il meccanismo del cosiddetto spoils system", anche se "nelle disposizioni in esame vi sono alcuni profili che portano a dubitare della legittimità costituzionale delle norme oggetto del presente quesito con possibili ripercussioni sull'azione amministrativa" giacché "emerge la differente posizione del direttore generale di Agenas rispetto a tutte quelle figure cui fisiologicamente deve applicarsi il meccanismo dello spoils system, con conseguente dubbio di compatibilità della norma tuttora in vigore con gli artt. 95, 97 e 98 della Costituzione". (Ansa)