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BARI, 10 GENNAIO - La Regione Puglia vara l'Areu, la nuova Azienda unica per il 118, il servizio di emergenza e soccorso in campo sanitario. Oggi, infatti, la commissione consiliare Sanita' ha licenziato il disegno di legge istitutivo dell'Areu, l'Agenzia regionale per l'emergenza e l'urgenza che accorpera' a livello regionale il 118. Per il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, "stiamo trasformando il 118, che era un mix tra volontariato e tra cio' che esisteva sul territorio, in una azienda, in una Asl che strutturera' e professionalizzera' tutti i medici, gli infermieri, gli autisti, i soccorritori e dara' loro uno status molto piu' rilevante. Oggi - aggiunge il governatore pugliese - chi non ha i requisiti per lavorare nel 118 teme di non poter partecipare a questa nuova Azienda ma si deve ricordare che non dovrebbe stare neanche adesso nel 118". "Le modalita' di assunzione per la nuova Azienda - rileva ancora Emiliano - sono quelle definite nella Costituzione, ci vogliono dei concorsi. Nelle more dei concorsi ci sara' una normativa temporanea con la quale i medici che sono attualmente convenzionati, cioe' sono dei liberi professionisti, per un certo periodo potranno probabilmente continuare a farlo.
Chi, invece, vorra' essere assunto subito, partecipera' ai concorsi e verra' assunto immediatamente perche' purtroppo di medici di 118 ce ne sono pochissimi. Siamo sempre scoperti - afferma Emiliano - per cui se facciamo un concorso, dovremmo assumere tutti".Per il presidente della Regione Puglia, "il nuovo vo 118 sara' piu' centralizzato, ci sara' un unico responsabile, un unico investitore del danaro, un unico soggetto che assume le persone e non ci sara', soprattutto, quello "sfruttamento della manodopera" sotto la forma del volontariato che, spesso, e' una bellissima cosa, ma quando nasconde uno sfruttamento del lavoro non va bene. Questa nuova azienda - prosegue - potra' investire sulla formazione del personale, potra' mandare questo personale a fare corsi di formazione professionale, di aggiornamento, potra' investire in mezzi: insomma stiamo facendo uno sforzo economico soprattutto per una ragione. Perche' la medicina di urgenza e' la cosa piu' importante che c'e' per salvare le vite. Perche' pensiamo, confondendoci, che un 118 o un pronto soccorso servano quando uno ha la colica renale. Invece no - conclude Emiliano -,il 118 serve a salvare la vita delle persone in 15 minuti quando c'e' un incidente stradale, un aneurisma, un ictus o situazioni di emergenza".