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BARI, 24 DICEMBRE 2012 - Il gup di Bari Alessandra Piliego ha condannato l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini a quattro anni e quattro mesi di carcere e l’ex vicepresidente della Giunta regionale pugliese Sandro Frisullo a due anni e otto mesi.
Tarantini e Frisullo sono stati riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere, abuso d’ufficio e turbativa d’asta al termine del processo con rito abbreviato per malversazioni nella sanità pugliese. Sono cadute invece le accuse di millantato credito e corruzione, perché ‘il fatto non sussiste’.[MORE]
Gli altri due imputati Claudio Tarantini, fratello dell’imprenditore, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell’Asl di Lecce, sono stati rinviati a giudizio.
Secondo l’accusa, Tarantini avrebbe offerto a Frisullo 12 mila euro al mese per circa un anno oltre a buoni benzina, capi d’abbigliamento, autovetture con autista, servizi di pulizia in ufficio e le prestazioni sessuali di tre ragazze per ottenere in cambio dei vantaggi nell’aggiudicazione di appalti per la sua società produttrice di protesi ortopediche. I fatti in questione si riferiscono agli anni 2007-2009.
Assolto invece da tutti i reati contestati l'ex primario di neurochirurgia del Vito Fazzì di Lecce, Antonio Montinaro.
Paolo Massari