Sanità, Campania a settembre Tac a rischio
Salute Campania

Sanità, Campania a settembre Tac a rischio

venerdì 24 giugno, 2011

Napoli, 24 giugno 2011- A causa del precoce esaurimento del buget previsto, a meno di improbabili integrazioni, per la Sanità campana si prospetta un altro autunno caldo. I dati che emergono dal tavolo tecnico regionale di monitoraggio sull’andamento della spesa in convenzione delle Asl parlano chiaro: già a partire dal prossimo settembre, nella Asl Napoli 1, le prestazioni come la Tac, le ecografie, la Risonanze magnetica raggiungeranno il limite della copertura finanziaria. [MORE]

In una situazione peggiore versa Caserta dove, per diverse prestazioni, il budget potrebbe essere in esaurimento già da luglio. Tuttavia, le brutte notizie per i cittadini campani non finiscono qui. Infatti, come si spiega in una nota del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dai piani di rientro della spesa sanitaria, la Campania insieme alla Calabria e al Molise, saranno costrette a pagare tasse più elevate.

 In riferimento alla situazione della regione Campania si legge, “Rispetto alla verifica annuale 2010, Tavolo e Comitato ha valutato che gli obiettivi previsti dal Piano Operativo 2010 siano stati solo parzialmente completati, mentre, relativamente al programma operativo 2011-2012, esso necessita ancora di integrazioni e modifiche per poter concretamente far realizzare risparmi. Il risultato di gestione al 31 dicembre 2009 ha evidenziato, dopo il conferimento delle risorse derivanti dal FAS, un disavanzo di 0,386 milioni di euro, mentre il risultato di gestione al IV trimestre 2010, comprensivo della perdita 2009 portata a nuovo, ha evidenziato, dopo il conferimento delle risorse derivanti dalla massimizzazione delle aliquote fiscali e dopo il conferimento delle risorse derivanti dall’intesa del 18 dicembre 2010 per ripiani disavanzi policlinici a gestione diretta, un disavanzo non coperto 248,888 milioni di euro. Così stando le cose Tavolo e Comitato hanno ritenuto che non fosse possibile erogare alcuna spettanza residua”.

Ciò vuol dire che per l’anno d’imposta 2011, nelle suddette regioni si procederà all’applicazione delle vigenti maggiorazioni dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive nella misura di 0,15 punti percentuali e dell’addizionale regionale all’Irpef nella misura di 0,30 punti percentuali.
 
Questo non farà altro che peggiorare, ulteriormente, la situazione dei cittadini ed in particolare delle categorie più deboli.
 

Rosy Merola


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