Sanità: Bevacqua, "Commissario nuovo, logiche vecchie"
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CATANZARO, 11 DICEMBRE - "Sono pienamente d'accordo con le ragioni che hanno condotto il presidente Oliverio a ricorrere alla Corte Costituzionale rispetto alla deliberazione del Consiglio dei Ministri che ha disposto l'ulteriore prosecuzione del commissariamento per la sanita' calabrese" È quanto dichiara il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il quale così prosegue: "Il M5s e questo governo hanno perso un'occasione storica per dimostrare il rispetto dovuto ai cittadini calabresi: li hanno considerati incapaci di porre mano in piena autonomia alle difficoltà del pianeta sanità. Evidentemente, era più importante occupare le postazioni di potere, ignorando le professionalità e le competenze presenti nella nostra regione.
L'affermazione, poi, del ministro Grillo che rinviene la motivazione della nuova nomina nell'essere stato il generale campano Cotticelli responsabile NAS, appare davvero surreale e sottende una malcelata logica punitiva e di controllo dall'esterno. Soprattutto - continua Bevacqua - il mancato ripristino di una democrazia ordinaria rischia di vanificare quei pochi ma significativi processi virtuosi avviati e affossare definitivamente il sistema sanitario calabrese.
Il ruolo di deliberare l'impalcatura legislativa in grado di declinare al meglio il diritto alla salute dei calabresi e operare le scelte piu' appropriate alla domanda di servizi e presidi sanitari deve essere ricondotto al Consiglio regionale; cosi' come al Presidente della Giunta spettano, in materia, le funzioni proprie di un organo che poggia sulla legittimazione dell'elezione diretta. E' una questione di civiltà, di riconoscimento dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini calabresi rispetto a tutti gli altri cittadini italiani. Ma il governo giallo-verde - conclude Bevacqua - ha ritenuto molto piu' comodo decidere che i calabresi sono affetti da una minorita' congenita e strutturalmente non idonei a camminare sulle proprie gambe".