San Raffaele, appello alla Regione affinchè l'aquisisca
Cronaca Lombardia

San Raffaele, appello alla Regione affinchè l'aquisisca

mercoledì 5 ottobre, 2011

MILANO, 05 OTTOBRE 2011- A seguito della decisione della Procura di Milano di inoltrare una richiesta di fallimento per l'Istituto San Raffaele, su cui gravato debiti per 1,5 miliardi di euro, i sindacati hanno deciso di inviare una lettera a tutte le Istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al fine di chiedere che l'ospedale San Raffaele di Milano venga salvato nediante l'acquisizione da parte della Regione Lombardia come struttura pubblica. [MORE]

Come spiega il Coordinamento aziendale Usb," E'stata inviata la lettera al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro della Salute, al governatore della Regione Lombardia, all'assessore regionale alla Sanità, al presidente della Provincia di Milano, al sindaco di Milano e all'assessore competente, con cui si chiede ufficialmente che, in seguito all'istanza di fallimento, il San Raffaele venga acquisito dalla Regione come struttura sanitaria pubblica".

 

Al fine di salvare la struttura e le sue eccellenze, i lavoratori dell'Istituto scientifico universitario hanno indicato come via la 'pubblicizzazione' del San Raffaele.Apprezzamento per la suddetta soluzione è arrivato anche dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ha definito "ideale la strada della pubblicizzazione, pur precisando la mancanza di risorse per l'operazione. Se le avesse la Regione Lombardia, non sarei altro che contento".

A tali parole del ministro della Salute ha replicato il governatore lombardo Roberto Formigoni, evidenziando che il fallimento del San Raffaele "va evitato a ogni costo e che in casi estremi il Pirellone avrebbe potuto prendere in considerazione un intervento. Ma non ha soldi, o meglio, ce li avrebbe anche, ma attualmente sono bloccati dal patto di stabilita'".

I sindacati, per rafforzare la loro richiesta di intervento da parte della Regione, hanno fatto presente che, "Esiste un precedente del 2004 per l'Azienda ospedaliera dell'Ordine Mauriziano di Torino, acquisito dalla Regione Piemonte, ai sensi del D.L. emanato dal Governo".

La Usb ha tenuto a precisare che, "i lavoratori stanno continuando a garantire l'assistenza, mostrando la condivisione della mobilitazione, finalizzata a salvare salari e diritti, con un fiocco rosso". E da questa mattina dalle 8 i lavoratori si sono riuniti in assemblea generale in aula San Luca. Inoltre, al presidio sulla spianata, si stanno raccogliendo le firme di pazienti e lavoratori a sostegno della richiesta della Rsu.

Intanto, si lotta contro il tempo, visto che l'udienza davanti al Tribunale fallimentare per discutere la richiesta di fallimento è fissata per il 12 ottobre.Tuttavia, il Cda continua a percorrere la strada del concordato preventivo la cui domanda sarà presentata entro il 10 ottobre.


Il Cda, guidato dal vice-presidente Giuseppe Profiti, si prefissato una tabella di marcia, in base alla quale "il piano, con tutti i dettagli su come si procederá al risanamento e al rilancio del gruppo medico-scientifico, sará pronto entro il 7 ottobre nella sua versione definitiva. In tempo, quindi, per l'appuntamento del 10 ottobre".

L'idea è quella di proseguire sulla linea tracciata nel corso del consiglio di amministrazione del 14 settembre scorso: con l'offerta congiunta dello Ior e della famiglia Malacalza (250 milioni), punto di partenza per arrivare alla costituzione della newco, su cui poi si partità per costruire il rilancio.
Se tutto verrá confermato, nella proposta di acquisizione potrebbero alla fine rientrare passivitá per circa 750 milioni di euro.
 

Rosy merola


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