San Raffaele, alta tensione dopo licenziamenti. Scontri tra polizia e lavoratori: tre contusi
Cronaca Lombardia

San Raffaele, alta tensione dopo licenziamenti. Scontri tra polizia e lavoratori: tre contusi

martedì 16 aprile, 2013

MILANO, 16 APRILE 2013 – Come era immaginabile, dopo l’invio delle prime 40 lettere di licenziamento da parte del San Raffaele, si alza la tensione. Stamattina, si è assistito ad uno scontro fra una cinquantina di dipendenti che spingevano per entrare in accettazione (dove ora sono state bloccate le porte) e la polizia che presidiava l'ingresso. A seguito si registrano tre i contusi. Inoltre, come riportato dall'Adnkronos Salute, tredici dipendenti sarebbero saliti sul tetto dell'ospedale per protestare contro i licenziamenti.

Daniela Rottoli, coordinatrice dell'Rsu del San Raffaele ha precisato che: «Tenteremo ancora di entrare e occupare l'accettazione, con una forma diversa, se ci riusciamo, anche se la polizia rimarrà a presidiare probabilmente fino alle 18 di questo pomeriggio (martedì), quando l'accettazione chiuderà». La suddetta azione da parte del sindacato è stata intrapresa «per dimostrare che senza quei lavoratori, come gli altri che vogliono licenziare, l'ospedale è destinato a fallire. Molti colleghi che lavorano in accettazione sono stati d'accordo con questa forma di protesta, altri no». Al momento, si registrano fuori dall'accettazione c'è un centinaio di lavoratori. [MORE]

Per Rottoli : «Non molti di più perché non abbiamo l'autorizzazione per fare l'assemblea, né più permessi, e con il ricatto delle lettere di licenziamento, molti colleghi non scendono». L'appello che i sindacati lanciano è rivolto a Palazzo Lombardia: «Che venga qualcuno qui dalla Regione -ci basta una persona, ma deve prendere impegni precisi. Si facciano carico di questo problema. Chiediamo un loro intervento affinché si solleciti l'apertura di un tavolo, con bilanci alla mano», ha dichiarato sempre Daniela Rottoli.

Infine, si sottolinea che ipazienti e le persone che oggi si recano all'ospedale per fare visite ed accertamenti, saranno mandati direttamente nei reparti di destinazione, evitando l'accettazione.

(fonte: Corriere della Sera. Fotogramma: Leggo.it)

Rosy Merola


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