Salvini incontra la Raggi: Strasburgo non bloccherà il ripristino della legalità
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ROMA, 25 LUGLIO - "Non sarà la Corte Europea di Strasburgo a bloccare il ripristino della legalità". Queste le parole del Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dopo l’incontro con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sulla sospensione dello sgombero del campo nomadi Camping River decisa dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo.
I lavori rimarranno fermi almeno fino a venerdì in attesa di chiarimenti sulle alternative abitative offerte ai nomadi che il Comune ha inviato oggi alle ore 12 alla Corte Europea.[MORE]
“Considero curiosa - ha continuato il ministro - una Corte che ci mette anni a rispondere ad alcuni quesiti e una manciata di minuti per rispondere ad altre questioni. A me interessa che la legalità, a prescindere dalle lettere delle Corti, venga ripristinata. Ho messo a disposizione la forza pubblica per garantirlo. Questo è e questo sarà".
Salvini chiarisce: "Noi chiediamo semplicemente parità di diritti e doveri, i bambini devono andare a scuola, le auto devono essere assicurate e va fatta la dichiarazione dei redditi. Bruciare le cose con dei roghi tossici non fa parte della legalità. Le presenze Rom in Italia superano le 150 mila persone, i problemi sono legati a 30 mila persone che si ostinano a vivere nei campi, probabilmente spinti da chi ci guadagna. Il problema è chi si ostina a vivere nella illegalità, questa sacca di minoranza e parassitaria, potrebbero anche essere svedesi o esquimesi".
La posizione del ministro è condivisa anche dalla Raggi: "Chi pensa che per chiudere o superare un campo ci vogliano due giorni o non conosce la situazione o è in malafede. Nella capitale questa situazione dura da 10 anni, in cui si sono creati dei ghetti, per smantellarli ci vuole un'azione seria, di sistema. Noi stiamo andando avanti. È un percorso mai tentato prima, dimostra che questa amministrazione è dalla parte della legalità e delle persone fragili".
Fonte immagine: iltempo.it
Fabio Di Paolo