Salvini, idea shock: «I campi rom li raderei al suolo». Interviene il Vaticano: «Frasi stupide»
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MILANO, 8 APRILE 2015 - «Cosa farei io al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suo i campi Rom». A pronunciare queste parole Matteo Salvini, intervenuto sulla trasmissione televisiva Mattino 5. Parole che destano scalpore specie se si considera che quest’oggi si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale dei rom e dei sinti.
«Darei un preavviso di sfratto di sei mesi – ha continuato il leader della Lega Nord – e preannuncio la ruspa. Nel frattempo i rom, come tutti gli altri cittadini, si organizzano: comprano o affittano casa». Giusto per ribadire il concetto Salvini è intervenuto con gli stessi toni a L’aria che tira su La7: «Raderei al suolo i campi rom – ha ribadito Salvini – che in Europa non esistono. I rom devono avere gli stessi diritti e doveri degli altri cittadini». Naturalmente alle dichiarazioni del leader del Carroccio sono seguite dure e contrarie prese di posizione.
Rilevante quella assunta dal Vaticano. «Sono posizioni estreme, assurde, come quelli che dicono “i musulmani? Li ammazzerei tutti o i migranti? Vadano tutti a casa. Sono frasi stupide, e non varrebbe nemmeno la pena perdere tempo per commentarle». Così si è pronunciato il cardinale Antonio Maria Veglio, capo dicastero Vaticano per i migranti.
Dal mondo politico le critiche più severe sono giunte dal presidente della Camera, Laura Boldrini che dopo aver ricevuto i rappresentanti dell’Associazione 21 luglio, che si occupa dei diritti dei Rom, ha affermato: «Trovo il verbo radere abbastanza inquietante. I campi non vanno mantenuti ma deve essere trovata una soluzione abitativa alternativa. Questo non significa annientare chi abita i campi, bisogna far seguire una politica abitativa». Commentando le dichiarazioni di Salvini, la presidente Boldrini ha espresso la propria contrarietà contro chi usa tali temi per «campagne politiche».[MORE]
«Non devono esistere discriminazioni - ha continuato la presidente della Camera - né corsie preferenziali ma regole valide per tutti perché - ha spiegato - le soluzioni ci sono, basta avere una visione e basta ricercarle. E invece - ha sottolineato ancora la Boldrini - c’è chi non le vuole trovare perché questo frutta politicamente, e questo è molto triste». Più tardi lo stesso Matteo Salvini non si è sottratto dal rispondere: «È inquietante che la Boldrini sia presidente della Camera».
(Immagine da lastampa.it)
Giovanni Maria Elia