Salvata una bambina Catanzarese di cinque anni giunta in coma al "Pugliese"
Salute Calabria

Salvata una bambina Catanzarese di cinque anni giunta in coma al "Pugliese"

giovedì 30 settembre, 2010

Riceviamo e Pubblichiamo

 

Non capita spesso di potersi raccontare, giungendo in tutta la Regione Calabria che forse detiene la Maglia nera per la malasanità, e non può anzi non deve passare inosservato da chi fa informazione un evento di tale portata, presso l’Azienda Ospedaliera “Pugliese” di Catanzaro. In questa Regione dove ci si scontra con ingiustizie, e, spesso con un’ottusa burocrazia con numerosi problemi sociali, infrastrutturali e logistici, si vuole rendere nota all’opinione pubblica che esiste ancora una buona fetta di professionisti nella sanità che opera secondo il giuramento di Ippocrate. [MORE]Raramente si sente parlare, di buona sanità, forse solo quando qualche calciatore o velina dona qualche macchinario a reparti, cosa bella, mai si parla della grandezza umana di un uomo che per lavoro opera in ombra ed in silenzio senza dover essere riconosciuto mai pur rappresentando una eccezione, in assoluta controtendenza con quanto riferito spesso dai notiziari.


Il fatto giunge dalla testimonianza di due genitori che tramite la figlia L.M.C. degente presso il Reparto di Pediatria dell’azienda Ospedaliera “Pugliese” di Catanzaro, hanno voluto esprimere la loro più profonda riconoscenza e gratitudine, al neo Commissario Straordinario Dott.ssa Elga RIZZO, al Primario f.f. Dott. PELTRONE Francesco, ai medici, al personale paramedico, e altro personale che ha prestato assistenza alla piccola.
Giunta in stato pre comatoso, è stata subito reidratata, iniziando il protocollo per la cheto acidosi diabetica con insulina, migliorando gradualmente nelle condizioni generali della vita, in modo da tornare alle attività della normale quotidianità.


Un plauso va al Primario f.f., il quale ha diretto il personale in modo ineccepibile, soprattutto nell’incoraggiare e sostenere moralmente i genitori in questi casi particolari
Tra il personale si è potuta apprezzare l’alta professionalità e la dedizione, il buon costume, il senso deontologico professionale, ma soprattutto l’umanità, la gentilezza e il rispetto dimostrato.
Grande disponibilità del medico specializzato nella malattia della bambina, Dott. CITRINITI Felice, il quale con accurata pazienza ai genitori non solo ha descritto la malattia, ma anche le conseguenze e gli interventi da sostenere in futuro.
Il medico in questione durante tutta la degenza, ha visitato la bambina, anche quando non era di turno, dimostrando delle spiccate virtù di umanità e solidarietà, mettendo a disposizione anche il suo recapito telefonico cellulare, per segnalare qualsiasi evenienza riscontrata nel post degenza.


Si è deciso di ringraziare, quanto visibile, lo sforzo che il personale sanitario compie ogni giorno per svolgere un dovere non sempre facile, e dare testimonianza di tutto ciò, in una società che sempre più spesso ci delude nei rapporti umani e professionali.
A tutti coloro , che ha hanno fornito assistenza alla piccola, giunga il grazie dei genitori, per la umana dedizione al lavoro ed alla considerazione di persona e non numero.
Al Commissario straordinario spero la testimonianza possa fornire spunto di riflessione per il futuro della sanità in questa terra che ha dato il nome al’Italia ma che è sempre più distante da essa.


L’augurio che molti reparti dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio” seguano l’esempio della Pediatria, riducendo viaggi presso grandi e prestigiose realtà sanitarie del nord Italia, e valorizzando le professionalità esistenti sul nostro territorio ricordando un aforisma di Cesare Pavesi che recita “ Non è importante che lavoro si fa, ma è importante come si fa”. Un ringraziamento anche gli organi di stampa senza i quali ogni sforzo di sensibilizzazione diventerebbe vano.
 


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