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Salute: Ticket, AssoTutela chiede nuove forme di compartecipazione alla spesa

Redazione
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Salute: Ticket, AssoTutela chiede nuove forme di compartecipazione alla spesa
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6 GIUGNO, 2013 - Dopo l’audizione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin presso le commissioni Sociale e Sanità di Camera e Senato sono stati molti i temi che i cittadini reputeranno di voler approfondire sulla base delle carenze strutturali evidenti del servizio sanitario nazionale. Prima fra tutte la mancata integrazione tra ospedale e territorio che soprattutto nelle regioni del centro sud è sempre più evidente”. Lo ha dichiarato il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato.

Per la nostra associazione è necessario che si parta dal potenziamento dell’assistenza territoriale, previsto, ma non finanziato, per valorizzare l’aspetto dell’assistenza sociale e il fondo alla non autosufficienza. Serve inoltre rispondere alla mancata definizione dei nuovi livelli essenziali di assistenza e non ultimo rimettere in moto il turnover per sanare l’evidente precarietà in sanità.
Con questi primi passi il ministero potrà essere d’aiuto a correggere il gap e la grave frammentazione dei vari sistemi sanitari regionali nonché – incalza Maritato – le crescenti diseguaglianze in termini di accesso alle cure”.

In questi termini AssoTutela chiede al ministro, che si è sempre dimostrata attenta alle categorie sociali deboli, di impegnarsi presso la Conferenza Stato regioni per un programma di rinnovamento dell’assistenza domiciliare che possa essere d’ausilio alla continuità assistenziale. Più efficace e meno costoso. In questo contesto chiediamo al ministro Lorenzin se non intenda individuare nuove modalità di ‘compartecipazione alla spesa’, affinché sia orientata ad un più equo e complessivo ridimensionamento del sistema dei ticket, escludendo nuovi tagli al servizio sanitario nazionale soprattutto nelle regioni come il Lazio sottoposte a piano di rientro. Anche nella consapevolezza che – conclude Maritato – possano essere trovati nuovi margini di risparmio con l’aiuto della centrale unica di acquisto regionale, convenzioni con le aziende farmaceutiche e con la razionalizzazione delle reti ospedaliere.

(notizia segnalata da Ufficio Stampa AssoTutela) [MORE]

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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