Salute – Ministro Grillo azzera il Consiglio Superiore di Sanità
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ROMA, 3 DICEMBRE – Con una decisione inedita nella storia dei governi italiani, il Ministro della Salute Giulia Grillo ha azzerato i componenti del Consiglio Superiore di Sanità. Si tratta dell’organo di consulenza tecnico-scientifica dello stesso Ministero, che esprime i suoi pareri in ogni caso in cui una Direzione Generale ne faccia richiesta in vista dell’adozione di provvedimenti normativi o amministrativi nonché nell’eventualità in cui l’Autorità giurisdizionale ne richieda la consultazione; il CSS svolge inoltre anche una funzione propositiva.
Gli incarichi che erano stati affidati ai membri del Consiglio, però, sono stati oggi revocati, due anni prima della naturale scadenza, per mezzo di una lettera inviata dal Ministro a ciascuno dei componenti. L’attuale composizione del CSS era stata costituita nel dicembre dello scorso anno – con il Governo Gentiloni – e sarebbe dovuta rimanere in carica fino alla fine del 2020. Ne facevano parte 30 influenti esperti nei vari settori della medicina e chirurgia e della sanità pubblica, tra i quali i genetisti Dallapiccola e Novelli, il farmacologo Garattini, il ginecologo Scambia e l’oncologo Ferrara, nonché la dermatologa e venereologa Fabbrocini. La decisione è inedita proprio a causa della sua drasticità, dal momento che mai era accaduto che venissero sostituiti tutti i 30 componenti di nomina ministeriale, essendosi i predecessori di Giulia Grillo limitati ad un minimo turn-over per aggiungere eventuali esperti di propria fiducia.
A livello ministeriale, restano a questo punto in carica esclusivamente i componenti dell’AIFA, dell’Istituto Superiore di Sanità ed i componenti istituzionali del CSS, ovvero il presidente Siliquini ed i vicepresidenti Cardinale e Porcu. Proprio la presidentessa uscente – la prof.ssa Roberta Siliquini – non ha mancato di esprimere sgomento per i termini e le modalità di tale decisione, che non sarebbe stata in alcun modo anticipata in precedenza ai componenti del Consiglio, ma annunciata soltanto oggi per mezzo di una “inattesa e stringata comunicazione”. La studiosa di igiene e medicina preventiva ha “preso atto della decisione del ministro, rientrando del resto fra le sue prerogative. Sarebbe stata tuttavia una cortesia istituzionale quella di incontrarci almeno una volta da quando si è insediata, cioè sei mesi fa. Invece, non mi resta che ringraziare i colleghi, straordinari ed eccellenti scienziati che per quattro anni hanno lavorato tanto, con rigore e competenza, nonché gratuitamente, soltanto per il bene del Paese”.
L’idea dell’esecutivo giallo-verde potrebbe essere quella di fare ampio ricorso allo spoils system nel maggior numero possibile di ambienti istituzionali ed amministrativi, sostituendo i dirigenti apicali della PA in funzione del mutamento dei partiti al governo. Dando seguito a quanto accaduto anche nel caso dell’Agenzia Spaziale Italiana, Lega e Movimento 5 Stelle starebbero dunque cercando di affidare la guida della complessa macchina amministrativa statale a tecnici ritenuti più idonei alla realizzazione degli obiettivi politici dell’attuale maggioranza, distribuendo ad affiliati e simpatizzanti le varie cariche istituzionali e la titolarità di uffici pubblici, anche come incentivo ad allinearsi alle posizioni espresse dai due partiti, una volta che questi ultimi li abbiano investiti dei rispettivi incarichi. In quest’ottica, nell’ambiente medico vi è chi teme che questa drastica decisione possa essere il preludio all’accoglimento in seno al CSS di consulenti che possano incentivare ulteriori stravolgimenti in materia immunologica, sposando soprattutto le originarie opinioni dell’attuale ministro della salute a proposito della riduzione del numero di vaccinazioni obbligatorie.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: salute33.net