Salme degli alpini arrivate a Roma, uno zio se la prende con le istituzioni presenti
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ROMA – E’ arrivato questa mattina all’aeroporto di Ciampino il C130, dell’Aeronautica Militare, che ha portato in Italia le salme dei tre caduti in Afghanistan il 9 ottobre: erano il primo caporalmaggiore Sebastiano Ville, il primo caporalmaggiore Gianmarco Manca, il primo caporalmaggiore Francesco Vannozzi ed il caporalmaggiore Marco Pedone, quattro alpini. [MORE]
Ad accogliere le salme c’erano il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il sottosegretario, Gianni Letta, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e i vertici militari.
Le bare sono state avvolte nel tricolore e sono state portate a spalla dagli alpini. Dietro ogni bara è stato posto il cappello d’alpino.
Le salme sono state trasportate dai carri funebri all’istituto di medicina legale per le autopsie.
Nel pomeriggio verrà allestita una camera ardente al Celio e domani ci saranno i funerali solenni nella basilica di Santa Maria degli Angeli.
Tanta la commozione durante questo momento così difficile per tutti i parenti delle vittime, presenti nell’aeroporto. Ma non solo dolore, anche tanta rabbia verso le istituzioni. Lo zio di uno dei militari uccisi ha sussurrato a Ignazio La Russa: ‘signor ministro, godetevi lo spettacolo.’