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ROMA, 15 MARZO - Continua a salire sempre di più il debito pubblico italiano, tenuto sotto stretto controllo dall'Unione Europea, a seguito dell'aumento dei fondi nelle casse del Tesoro.[MORE]
Secondo Banca d'Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 32,7 miliardi, a quota 2.250,4 miliardi, e spiega: "L'incremento è dovuto all'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (34,3 miliardi, a 77,4; 63,5 miliardi alla fine di gennaio del 2016), solo in parte compensato dall'avanzo di cassa (1,3 miliardi) e dall'effetto complessivo degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del cambio dell'euro (0,4 miliardi)".
Il buco nero del debito nostrano è nelle amministrazioni centrali: Bankitalia attribuisce alla Pa centrale un aumento di 33,2 miliardi, mentre quello degli enti di previdenza è salito di 0,1 miliardi. Migliora il debito delle Amministrazioni locali, diminuito di 0,6 miliardi.
Nel bollettino rilasciato sempre da Bankitalia emerge che le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari in gennaio a 35,4 miliardi, in aumento del 3,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2016.Nella dichiarazione si legge che "al netto di alcune disomogeneità contabili che riguardano principalmente gli incassi dell'IVA e dell'Irpef, si può stimare che l'incremento sia stato più contenuto".
Maria Minichino
(fonte immagine ilsole24ore.it)