Ryanair taglia 60% delle tratte a Trapani: in campo Cgil, Cisl e Uil
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ROMA, 13 OTTOBRE – Lo scalo di Trapani Birgi, hub nazionale ed internazionale di Ryanair per numerosi anni, deve fronteggiare un rilevante problema dato dai tagli effettuati dalla compagnia irlandese da novembre fino al prossimo marzo. In particolare, Trapani Birgi paga il 60% delle tratte aeree, registrando un durissimo colpo che ha destato la preoccupazione dei sindacati nella città siciliana.
Sono intervenuti sul tema alcuni dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil: “Siamo fortemente preoccupati, poiché le scelte di Ryanair di tagliare i voli avranno serie ripercussioni sull'economia dell'intero territorio trapanese. Chiederemo al Prefetto di convocare un incontro per sollecitare i sindaci a rinnovare l'accordo di co-marketing".[MORE]
Continuano poi i sindacalisti, concentrandosi sui necessari lavori da effettuare per la rivalutazione dei trasporti siciliani: "Il territorio ha bisogno di un piano complessivo che potenzi tutte le infrastrutture attorno all'aeroporto, strade, ferrovie, il collegamento con porto e stazione di Trapani, oltre a quello con il Falcone e Borsellino di Palermo. Con una integrazione strutturale fra tutti gli scali siciliani siamo convinti che si possa rilanciare il settore del turismo, che è fondamentale per la nostra terra".
Si conclude con l’augurio che “nuove compagnie aeree mostrino interesse nei confronti dello scalo di Trapani Birgi, le potenzialità ci sono tutte, ma è necessario valorizzarle".
Federico Ferro
fonte immagine lasicilia.it