Russiagate, ex consigliere di Trump Flynn pronto a testimoniare in cambio dell'immunità
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ROMA, 31 MARZO - Michael Flynn, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale americano costretto a dimettersi dopo soli 24 giorni per via dei suoi contatti con l'ambasciatore russo a Washington, ha deciso di parlare, ma solo in cambio dell’immunità. Lo ha reso noto il suo avvocato, Robert Kelner, che afferma: "Il generale Flynn ha certamente una storia da raccontare e lui vuole raccontarla, se le circostanze lo permetteranno. Nessuna persona assennata si sottoporrebbe ad una caccia alle streghe senza prima aver avuto rassicurazioni contro un procedimento non equo". [MORE]
Dalla commissione dell’Intelligence della Camera che indaga sul Russiagate, hanno fatto sapere di non aver ricevuto alcuna comunicazione o richiesta, mentre la commissione Intelligence del Senato e la Casa Bianca non hanno rilasciato dichiarazioni. Il generale era stato costretto alle dimissioni il 13 febbraio scorso, dopo appena 24 giorni, quando era emerso che aveva mentito sui contatti avuti con l'ambasciatore Sergei Kislyak, con il quale aveva discusso delle sanzioni americane contro Mosca.
Sono altri tre gli ex collaboratori di Trump, sempre indagati nell’affare Russiagate, che hanno già deciso che testimonieranno anche senza l’assicurazione dell’immunità. Si tratta dell'ex presidente della campagna elettorale di Trump, Paul Manafort, e degli ex adviser Roger Stone e Carter Page.
Maria Minichino
(fonte immagine quotidiano.net)